PISA. E' stato ritrovato il cadavere di Khrystyna Novak, ormai in stato di decomposizione e in un casolare abbandonato nei pressi di Castelfranco di Sotto. Il ritrovamento del suo corpo è avvenuto poco distante dal luogo in cui viveva prima che si perdessero le sue tracce.
Pisa, ritrovato il corpo di Khrystyna
Il corpo è stato ritrovato a seguito di una battuta effettuata dagli agenti della polizia di Pisa nei pressi del punto in cui il cellulare della giovane aveva smesso di dare segnali-
Lo scorso marzo, era finito sotto accusa e agli arresti Francesco Lupino, vicino di casa della giovane e ex socio in affari di Airam Gonzalez Negrin, il fidanzato della ragazza morta.
La scomparsa di Khrystyna
La scomparsa della 29enne risale al novembre 2020, ad Orentano, in Provincia di Pisa. Secondo gli inquirenti, era stata uccisa e il suo cadavere nascosto da Lupino.
Ad incastrarlo è stato proprio il cellulare della ragazza, anche nelle fasi successive alla sua scomparsa. Questo, infatti, aveva continuato a trasmettere segnali fino alla mattina successiva alla sua scomparsa. Il cellulare, fino al 3 novembre 2020, viene agganciato in due diverse celle telefoniche. Lo stesso tragitto percorso da Lupino con la sua auto.
Le ipotesi dei Carabinieri di Pisa
L'ipotesi degli inquirenti era quella secondo cui l'uomo avesse ucciso la giovane con un colpo di pistola, per una diatriba di tipo economico sugli affari del fidanzato di lei. Le tracce dei colpi sono state trovate nell'abitazione di Khrystyna; il suo cadavere sarebbe poi stato nascosto da Lupino nei boschi.
Con il ritrovamento del corpo, sarà l'autopsia, disposta per le prossime ore, a svelare gli ultimi momenti oscuri della dipartita di Khrystyna.
L'inizio della vicenda
L'indagine in salita sin dai primi giorni a causa del gap temporale tra la scomparsa della ragazza e il primo intervento, ha sin da subito portato all'acquisizione di gravi indizi di reato nei confronti del vicino di casa della ragazza. L'uomo era inoltre il socio d'affari criminali del compagno della vittima. La vicenda che ha portato all'uccisione della giovane, parte proprio dal momento dell'arresto del fidanzato spagnolo, imprenditore locale nel settore dei pellami.
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