GIUGLIANO. Un gesto che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia. Nella mattinata di ieri, a Giugliano, in via Libero Bovio, nei pressi della villa comunale una ragazzina è caduta dal balcone di casa sua mentre seguiva la lezione in Dad.
Giugliano - La 15enne
Si origini albanesi ma residente a Giugliano frequenta il liceo De Carlo a Giugliano. Quello che ha scatenato il probabile gesto estremo, forse una lite avuta con i genitori. Ma al momento tutte le ipotesi sono al vaglio della Polizia di Stato che sta indagando sull’accaduto.
Fortunatamente la ragazzina non è si trova in pericolo di vita. La 15enne è stata trasportata immediatamente all’ospedale dove avrebbe riportato diverse fratture.
Giugliano - LE IPOTESI
Al momento non si esclude l’ipotesi del suicidio, forse al culmine di una lite avuta con i genitori. Come riporta Teleclub Italia, la Polizia di Stato sta indagando su quanto accaduto.
Foligno, Ornella muore d'infarto in una lite: il figlio condannato a 4 anni di carcere
FOLIGNO. Uccisa dalla collera, dal forte stress a causa del litigio col figlio. Il cuore spezzato da un infarto. Alla storia drammatica di Ornella Capponi messa oggi la parola fine. La donna fu ritrovata morta quattro anni fa nella casa che condivideva col figlio a Fiamenga, alle porte di Foligno.
Foligno, arriva la condanna per il figlio di Ornella
Per la sua morte il figlio Stefano Silvani è stato condannato a quattro anni di reclusione con l'accusa di omicidio preterintenzionale. In primo grado dal tribunale di Spoleto e, nelle ultime ore, dalla Corte d'appello di Perugia che ha confermato la sentenza.
"Ne cagionava la morte per scompenso cardio-respiratorio sulla base dello stato anteriore patologico e anche dell'età avanzata, a causa della colluttazione e della condizione di stress ad essa correlato". Questo è quanto hanno stabilito i giudici.
La vicenda
A ricostruire la vicenda è Il Messaggero. È il 16 maggio 2017. Stefano Silvani è ritrovato in stato confusionale sulla porta di casa. All'interno dell'abitazione il corpo dell'anziana madre, 77 anni, senza vita sotto un letto privo di materasso.
I due, secondo quanto ricostruiscono i carabinieri coordinati dal procuratore di Spoleto Alessandro Cannevale e dal sostituto Michela Petrini, da tempo hanno frequenti liti e le indagini si muovono proprio su questo punto.
Qualche giorno dopo, l'autopsia stabilirà come la donna sia stata colpita con violenza in più parti del corpo, graffiata, presa a morsi, strattonata e fatta cadere dal figlio e uccisa da uno "scompenso cardio-respiratorio" a causa dell'età e di qualche patologia pregressa. Soprattutto però la tensione dovuta alla violentissima lite avuta col figlio.
Un infarto dovuto alla lite
Insomma, per i medici la «possibilità di uno scompenso» dovuta all'avanzare degli anni si è incrociata drammaticamente - si legge nelle carte dell'inchiesta - «con le numerosissime lesioni contusive» ma anche con «l'azione stressante che ad essa si accompagna». Quindi in sostanza le lesioni e i traumi provocati dal figlio alla madre hanno avuto una incidenza causale nel decesso di Ornella.
La prolungata colluttazione con il figlio ha causato nella madre microlesioni «la cui efficacia lesiva, astrattamente modesta e comunque non certamente mortale in senso proprio» e l'ha esposta «ad uno stress acuto provocato».
Nel calcolo della pena per Silvani si è tenuto conto "della particolare sofferenza di Ornella Capponi durante e dopo la colluttazione, pena mitigata in ragione del concorso di cause nell'evento morte". La sorella dell'imputato e figlia della vittima si è costituita, attraverso l'avvocato Guido Bacino, parte civile nel procedimento. Fonte: Il Messaggero
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