Niente più bonus. Né da 200 né da 150 euro. L’approccio del nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, per fronteggiare il caro energia e l’inflazione cambia rispetto al precedente esecutivo e punta a misure diverse dai bonus. Lo dice chiaramente la stessa presidente del Consiglio in un post su Facebook nel quale dice basta a quelli che definisce come “bonus inutili”.

La ricetta del nuovo governo contro il caro energia e per evitare di ridurre il potere d’acquisto degli italiani, quindi, sembra cambiare. Negli scorsi mesi l’esecutivo guidato da Mario Draghi puntato su due bonus che utilizzati per evitare un impatto troppo forte dell’inflazione sugli italiani.

Il Bonus 200 euro

Da una parte il bonus 200 euro per i redditi sotto i 35mila euro e poi, successivamente, il bonus 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro. In entrambi i casi, quindi, si tratta di misure che sembrano destinate a scomparire e a non essere rinnovate, contrariamente a quanto fatto presagire nei giorni successivi alle elezioni del 25 settembre. Ma la posizione di Meloni ora è chiara e sembra evidente che i circa 30 miliardi a disposizione del governo per fronteggiare la crisi energetica serviranno solamente per mitigare il caro bollette.

In un post su Facebook, la presidente del Consiglio si è soffermata su quanto deciso in Consiglio dei ministri sulla Nadef, oltre che sulle misure che serviranno per fronteggiare il caro energia. Meloni parla dei 30 miliardi impiegati per “mettere in sicurezza famiglie e imprese dal caro bollette e compiere il primo passo sul fronte della sicurezza energetica nazionale”.

Le risorse

Le risorse a disposizione, spiega, utilizzate “per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili”. Un messaggio chiarissimo che fa capire come il governo non investirà altri soldi in nuovi bonus o nel rinnovo di quelli esistenti. Ovvero proprio il bonus 200 euro e, ancor di più, il bonus 150 euro per cui si era pensato a una proroga.

Le risorse, invece, utilizzate anche per aumentare la produzione di gas nazionale per poi destinarlo a prezzi accessibili alle aziende energivore. Meloni conclude: “Avevamo promesso agli italiani che, una volta al Governo, ci saremmo dedicati con serietà e determinazione all’emergenza energetica ed è esattamente quello che stiamo facendo, dimostrando che anche in Italia se si vuole è possibile fare quello che serve per il bene dei cittadini”. (Money)

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