Franco Alfieri
Franco Alfieri

Un'importante operazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha scosso i comuni di Torchiara, Capaccio Paestum, Terni, Baronissi e Sulmona. Questa mattina, infatti, le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari per dieci persone, accusate di gravi reati di stampo mafioso, tra cui scambio elettorale politico-mafioso e tentato omicidio aggravato. Tra gli arrestati figura anche Franco Alfieri, ex presidente della Provincia e già sindaco di Capaccio Paestum.

Un'operazione ad ampio raggio: le accuse mosse agli arrestati

L’azione, condotta dalla Sezione Operativa della DIA di Salerno, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati, secondo l’ordinanza emessa dalla Sezione GIP-GUP del Tribunale di Salerno, sono accusati di diversi reati gravi, tra cui:

Scambio elettorale politico-mafioso, ovvero l’accordo tra politici e organizzazioni criminali per ottenere voti in cambio di favori o protezione.

Tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, che evidenzia l’uso di violenza e intimidazione tipici delle organizzazioni criminali.

Estorsione aggravata dal metodo mafioso, ossia la richiesta di denaro o favori sotto minaccia.

Detenzione, porto e cessione di armi da guerra e comuni da sparo, reati che dimostrano il livello di pericolosità degli indagati.

Favoreggiamento personale, finalizzato a proteggere altri membri della rete criminale.

Coinvolti anche esponenti politici locali

L’indagine ha portato alla luce un sistema radicato di connivenze tra politica e criminalità organizzata. Tra gli arrestati spicca il nome di Franco Alfieri, noto politico campano, già sindaco di Capaccio Paestum ed ex presidente della Provincia. Oltre a lui, sarebbero coinvolti anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza, i cui nomi potrebbero emergere nei prossimi sviluppi dell’inchiesta.

Il ruolo della Direzione Investigativa Antimafia

L’operazione rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata nel territorio campano e oltre. La DIA ha operato con un’azione mirata, frutto di mesi di indagini, intercettazioni e riscontri sul campo. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura ha permesso di smantellare un presunto sistema illecito che condizionava la politica locale, minando la democrazia e la legalità.

Implicazioni e conseguenze politiche

L’arresto di Alfieri e degli altri indagati getta un’ombra sulla politica locale, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’influenza delle organizzazioni mafiose nei processi elettorali. L’inchiesta proseguirà per chiarire tutti i dettagli e accertare eventuali ulteriori responsabilità.

Le prossime settimane saranno decisive per comprendere l’evolversi della vicenda e gli eventuali risvolti giudiziari. Intanto, l’operazione della DIA segna un nuovo capitolo nella lotta contro la criminalità organizzata e il malaffare nella politica italiana.

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