Chico Forti a Bruno Vespa: "Congelato per 24 anni". L’Italia e lo stupore per una mela
Ora è detenuto a Verona. "La giacca? Me l’ha prestata un compagno di cella. So di essere innocente, questo mi ha dato la forza di andare avanti"
Chico Forti, ex campione di windsurf e uomo d’affari italiano, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti, è stato recentemente estradato in Italia e ora è detenuto a Verona.
Dopo 24 anni di prigione in America, Forti racconta la sua esperienza e la sorprendente gioia di vedere una mela per la prima volta da decenni.
L’Incontro in Carcere con Bruno Vespa
Chico Forti, 65 anni, appare visibilmente sollevato nel carcere di Verona. Qui, le condizioni sono nettamente migliori rispetto a quelle che ha conosciuto nelle prigioni americane. “Sono in Paradiso”, afferma Forti durante l'intervista con Bruno Vespa, sottolineando il netto contrasto tra la punizione severa delle carceri americane e l'approccio riabilitativo delle strutture italiane.
Forti racconta di aver incontrato persone in carcere da oltre 40 anni senza mai un permesso.
“In America, la pena è solo punizione, mentre qui in Italia si parla di recupero. Le guardie che mi hanno accompagnato all’aeroporto per tornare in Italia erano increduli di vedermi salire sull’aereo senza catene”, spiega Forti.
Il Supporto di un Compagno di Cella
La direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni, si è meravigliata vedendo Forti indossare una giacca.
“Me l’ha prestata un compagno di cella”, dice Forti. “Gli altri abiti sono una dotazione della San Vincenzo. Negli Stati Uniti non mi hanno lasciato nemmeno un calzino”.
Un Campione di Windsurf e Uomo d’Affari
Chico Forti, a vent’anni, era già un campione internazionale di windsurf. Nel 1990, vinse 86 milioni di lire al programma televisivo Tele Mike di Mike Bongiorno e si trasferì negli Stati Uniti.
La sua carriera agonistica fu interrotta da un incidente, che lo trasformò in un uomo d’affari. Durante le trattative per l’acquisto di un albergo, il figlio del suo interlocutore fu ucciso e Forti fu condannato all’ergastolo, proclamandosi sempre innocente.
La Battaglia per l’Innocenza
Il caso di Forti ha attirato l’attenzione di molte personalità, inclusi i membri della famiglia della vittima. Da quattro anni, il fratello di Dale Pike, la vittima dell’omicidio, ha scritto a tutte le autorità degli Stati Uniti, da Joe Biden al governatore della Florida, per scagionare Forti.
“Prima non mi aveva mai attaccato, ma nemmeno difeso. Poi, probabilmente anche a causa delle condizioni di mia madre, ha deciso di agire”, spiega ancora Forti a Bruno Vespa.
Il Supporto della Famiglia
Forti attribuisce gran parte della sua forza mentale a sua madre, di 96 anni, che non vedeva da 16 anni.
“Mamma è stata la mia roccia, la mia energia. Lo sguardo di una persona di 96 anni normalmente si affievolisce, ma nei suoi occhi ho visto fuochi d’artificio”, racconta Forti. “Mi ha sempre detto che avrebbe fatto di tutto per aspettarmi”.
La Differenza tra le Carceri Americane e Italiane
“Nel carcere di Miami vieni umiliato per ogni azione che fai. In Italia, invece, ho ritrovato valori umani, rispetto e rapporti che non vedevo da 24 anni”, afferma Forti.
In Italia, la prima persona che lo ha accolto gli ha detto che il comandante voleva parlargli.
“Ho pensato fosse una persona della penitenziaria, invece si è presentato Schettino (il comandante della Costa Concordia) e mi ha detto: ‘Chico, sei il mio eroe’”, racconta Forti.
Il Sostegno di Giorgia Meloni
L’estradizione di Forti è stata facilitata dagli sforzi del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, che ha parlato direttamente con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e con il governatore della Florida.
“Il primo marzo ho ricevuto una chiamata dalla Casa Bianca. Era Giorgia Meloni che mi diceva: ‘Chico, ce l’abbiamo fatta’”, racconta Forti.
La Sorpresa di una Mela
La cosa che ha colpito di più Forti nel carcere di Verona è stato il vitto.
“Quando una guardia stava per togliermi una mela un po’ ammaccata, l’ho fermata: non vedevo una mela da 24 anni. Nel carcere di Miami, frutta e verdura non esistono. Qui mi hanno accolto con spaghetti all’amatriciana e alle vongole”, racconta Forti.
Anche il fratello di Dale Pike ha contribuito alla sua liberazione, scrivendo alle autorità per quattro anni, cercando giustizia per Forti.
La ‘non-poesia’ di Chico letta a Bruno Vespa
” UN MONDO CHE NON É”
Immagina un mondo dove il tempo è una clessidra aperta
dove nulla di ciò che fai è per libera scelta
spogliato della tua libertà e del tuo orgoglio
un mare circondato da estranei, tu l’unico scoglio
immagina un mondo dove ti dicono che cosa devi e puoi fare
un mondo dove le richieste sono a dir poco, rare
immagina un mondo dove senti una voce darti del lei e fai fatica a respirare
dove non sai quando sara’ la prossima volta che la potrai ascoltare
un mondo dove non puoi scegliere a chi vuoi telefonare
perché al di fuori qualcuno lo deve autorizzare
un mondo dove le dispute si risolvono col ferro
nel pozzo poi, l’unico sguardo è quello d’uno sgherro
un mondo dove non si usa un letto, ma una panchina
dove comunque la sveglia è alle cinque di mattina
un mondo dove all’aperto devi camminare su di una striscia gialla
dove ogni pranzo è in una mensa più sporca d’una stalla
un mondo dove non puoi esternare nè passione nè dolore
chi lo fa per te è uno sconosciuto mediatore
immagina un mondo dove ti ordinano come operare
e dove ogni giorno ti è detto che non puoi parlare
immagina un mondo dove vivi in un perimetro d’odio extraplanetare
dove tutto ciò che fai è obbedire ed aspettare.
Immagina un mondo dove non hai una voce
dove non puoi pensare per via del rumore atroce
un mondo dove lavori senza la minima retribuzione
dove ti fanno sentire insignificante in ogni tua azione
un mondo dove il tempo trascorre al passo d’una lumaca bolsa
dove la tua speranza è l’attesa d’una lettera dentro una borsa
un mondo dove mangi cosi’ in fretta che il cibo non tocca il palato
non ti sembra questo un mondo che è, a dir poco, malato?
Immagina un mondo recintato, un mondo che non ha mai visto un prato
un mondo dove il più grande desiderio è di riuscire a spezzare le catene.
mi pare ovvio che un mondo cosi’ non ti può far sentire bene
e finalmente apri gli occhi, usi la mente, ed inizi a comprendere…
io vivo in questo mondo, per quanto ancora dovrò attendere?
La storia di Chico Forti è una testimonianza di resistenza, speranza e del potere della giustizia. Dopo 24 anni, il suo ritorno in Italia segna un nuovo capitolo nella sua lunga battaglia per l’innocenza.