Pescara, Francesco muore travolto da un treno merci: lascia i figli piccoli MAROTTA (PESCARA). Ha atteso un po’ in stazione, come se dovesse prendere un treno. Poi alla vista di un convoglio merci che viaggiava in direzione nord si è avvicinato fin sopra i binari venendo trascinato per 300 metri.

Pescara, addio a Francesco

Non ha avuto scampo ieri pomeriggio verso le 16.30 un 41enne di Marotta, Francesco P. sposato, con figli ancora piccoli. La morte è stata immediata e i resti del suo corpo sono stati raccolti sulla massicciata. Non si conoscono i motivi del tragico gesto ma gli inquirenti della Polfer avrebbero rinvenuto un biglietto nel portafogli dell’uomo che parlerebbe della "durezza della vita". Questo fa pensare che in qualche modo la scelta fosse stata ponderata. Dagli accertamenti sembra essere emerso che l’uomo soffrisse negli ultimi mesi di uno stato depressivo importante anche se apparentemente non c’erano stati segnali allarmanti o premonitori di un gesto tragico. Dalle prime indagini si è appurato che due viaggiatori in attesa del loro treno, abbiano visto il 41enne avvicinarsi al primo binario all’arrivo del treno merci. Ma questo non ha messo in allarme i due testimoni perché l’uomo non aveva oltrepassato la riga gialla. Ma a poche decine di metri dal transito del convoglio, il 41enne si è decisamente avvicinato ai binari venendo trascinato via dal locomotore. Ci sono state urla da parte dei testimoni e la chiamata dei soccorsi. Sul posto, è arrivata un’ambulanza oltre ai vigili del fuoco ed agenti della Polfer e del commissariato di Fano, che hanno provveduto a recuperare il corpo martoriato del giovane padre. L’inchiesta dovrà appurare se si tratta di suicidio e, nel caso, che possa aver spinto l’uomo, conosciuto e benvoluto in paese, a togliersi la vita. [sv slug="seguici"]
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