CHIETI. La giornata di oggi è stata nera per le morti sul lavoro. Nella mattinata del 16 ottobre infatti c'è stato un fatale incidente per un 37enne che stava lavorando in un metanodotto a Lanciano (Chieti), nelle campagne in località Torre Marino. L'operaio era originario della provincia di Enna, ed era sceso nel canalone oltre i tre metri dove dovranno passare le condotte del metanodotto. A causa di una frana poi, l'uomo è rimasto sepolto nel condotto. Dato l'allarme, i soccorsi corrono sul posto: vigili del fuoco, ambulanze, ispettorato del lavoro e la polizia, ma non c'è niente da fare. È morte per il 37enne.

Nella stessa giornata, muore un altro operaio di 47 anni.

L'incidente si verifica intorno alle 11, in una ditta di materiali edili per cantieri a Santa Croce sull'Arno, in provincia di Pisa. Dopo le prime notizie pare si tratti di un italiano residente nella medesima provincia. Arrivano tempestivi i soccorsi. Vigili del fuoco, carabinieri, sanitari del 118 che però non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell'uomo. Ferito nello stesso incidente almeno un'altra persona.

Ma la giornata nera non finisce: feriti altri due operai in provincia di Milano.

Altri due operaio sono rimasti feriti, uno in modo grave, a Turbigo, provincia di Milano. L'incidente questa volta è avvenuto all'interno di una centrale termica. La prima ricostruzione, effettuata dal 118, riferisce che i due operai sarebbero precipitati da un'altezza di circa quattro metri. Gli operai avevano uno 49 anni e l'altro 42. Il primo ha riportato traumi al cranio, al volto e a un braccio ed è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Niguarda di Milano. Il secondo, di 42 anni, è rimasto ferito a una spalla e ricoverato presso un ospedale di Varese. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti due elicotteri di soccorso, un'ambulanza, vigili del fuoco, carabinieri e personale Ats (Agenzia di Tutela della Salute).

Ma la conta dei morti non è finita.

Solo ieri altre tre persone sono morte, ed una è rimasta ferita, mentre stavano lavorando. Insomma, l'incubo delle così dette morti bianche sembra non avere fine.   Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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