Reddito di cittadinanza finito. Scatta l'allerta per i beneficiari: ecco come avere ancora soldi
In questo primo giorno di settembre è partito ufficialmente un importante countdown per il reddito di cittadinanza. Ci riferiamo al conto alla rovescia relativo alla ricarica sulla carta Rdc che alla fine di questo mese sarà l'ultima per molti.
Reddito di cittadinanza al capolinea: a fine mese ultima ricarica. Per chi?
Come di consueto Poste Italiane provvederà a ricaricare la PostePay del reddito di cittadinanza il 27 settembre. Salvo cambi dell'ultima ora, e questa sarà l'ultima volta che ciò accadrà per un beneficiario su tre.
Questo mese infatti cade la scadenza del sussidio per coloro che lo ricevono da aprile 2019, ossia dalla prima mensilità in cui è partito il sostegno economico caldeggiato dal Movimento 5 Stelle.
Come è previsto dalla legge, si può usufruire del reddito di cittadinanza per la durata massima di 18 mesi, salvo decadenza dallo stesso prima di tale termine. Una volta trascorso questo tempo, si interrompe l'erogazione della ricarica mensile e il sussidio cessa di esistere.
Reddito di cittadinanza: dopo 18 mesi si può chiedere di nuovo
La buona notizia è che una volta trascorsi i 18 mesi, è possibile presentare una nuova domanda, a patto di possedere ancora i requisiti per l'accesso al reddito di cittadinanza.
Per richiedere nuovamente il beneficio, bisognerà rispettare delle regole ben precise fissate dal decreto 4/2019, secondo cui il reddito di cittadinanza può essere rinnovato dopo la scadenza dei 18 mesi, ma bisognerà rispettare un mese di fermo.
Reddito di cittadinanza: quando presentare domanda di rinnovo?
In altre parole, dopo la scadenza del sussidio a fine settembre 2020, per chi appunto lo riceve da aprile 2019, si dovrà attendere la fine di ottobre 2020 per presentare una nuova domanda. In attesa di ulteriori istruzioni in merito da parte dell'Inps, non si potrà fare nulla prima del 31 ottobre.
Dal momento che tale data coincide con un sabato, con ogni probabilità si dovrà rimandare al primo giorno utile del mese successivo, quindi al 2 novembre, la presentazione di una domanda.
Al fine di evitare di perdere soldi preziosi dopo l'inevitabile "buco" di ottobre, coloro che hanno le carte in regola per chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza faranno bene a muoversi alla svelta.
Se la domanda sarà presentata il 2 novembre o comunque nei giorni successivi dello stesso mese, la prima ricarica del sussidio rinnovato arriverà a dicembre.
A conti fatti dunque saranno due i mesi si rischierà di rimanere senza i soldi del reddito di cittadinanza, al netto di indicazioni differenti che dovessero arrivare nelle prossime settimane dall'Inps e comunque prima della fine di settembre.
Reddito di cittadinanza: come e dove presentare nuova domanda
Da ricordare che il rinnovo del reddito di cittadinanza non avviene in modo automatico, ma è necessario presentare una nuova domanda direttamente sul sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it, oppure sul sito dell'Inps, o in alternativa rivolgendosi ad un Caf o ad un ufficio di Poste Italiane.
Per chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza sarà sufficiente presentare il modello ISEE aggiornato al 2020 e il modulo SR180.
Reddito di cittadinanza: occhio a non perderlo dopo il rinnovo
Infine, ricordiamo che la legge prevede regole più severe per quanti riceveranno il sussidio dopo i primi 18 mesi. Il rinnovo dello stesso infatti impone che il beneficiario sarà tenuto ad accettare proposte di lavoro in tutta Italia, senza limiti di distanza chilometrica dalla propria residenza.
Molto importante sarà non rifiutare le proposte ricevute, perchè dopo il no ad una prima offerta scatterà la decadenza dal reddito di cittadinanza.
In tal caso bisognerà attendere ben 18 mesi prima di poter presentare una nuova domanda di accesso al sussidio. Segnalando che tale limite scende a 6 mesi se nel nucleo familiare sono presenti minori o persone con grave disabilità. Fonte: Trend Online Leggi anche I beneficiari del Reddito di Cittadinanza lavoreranno dalle 8 alle 16 ore per il comune di Napoli. La decisione Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo