Giulia Tramontano, il flash mob per lei e Thiago: tutta Italia piange la giovane mamma martoriata
Omicidio Giulia Tramontano. Ostia si è unita ieri sera in una manifestazione spontanea per dire no alla violenza sulle donne e commemorare le vittime di femminicidio, inclusi Giulia Tramontano e Pierpaola Romano.
Il flash mob, nato da una proposta su un gruppo social, ha riunito numerose persone desiderose di esprimere la loro opposizione ai femminicidi e ricordare tutte le donne assassinate dall'inizio dell'anno. L'appuntamento si è svolto a Piazzale dei Ravennati, vicino alla panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere.
Il filo rosso che legava tutti era rappresentato dalle foto dei partecipanti con i loro volti contrari ai femminicidi e l'elenco delle numerose vittime. Durante il flash mob, si è voluto promuovere la riflessione sulla grave tematica del femminicidio. È emersa la necessità di reagire prontamente per prevenire tali tragiche situazioni. Non è sufficiente mostrare solidarietà, ma è indispensabile creare strutture adeguate per affrontare correttamente la questione.
Omicidio Giulia Tramontano: tutta Italia piange la giovane mamma martoriata
Gli episodi recenti, in particolare la storia di Giulia Tramontano, la donna uccisa con 37 coltellate, mettono in guardia le donne su questa realtà allarmante. Nel caso specifico, il carnefice non si è fermato nemmeno davanti al fatto che la vittima fosse incinta del suo stesso figlio, lasciandosi dominare da un egoismo disumano.
Il flash mob al Pontile
E' stato un momento di profonda riflessione. I partecipanti si sono uniti senza simboli di partito o loghi di associazioni. Non c'è stata una vera e propria organizzazione dietro all'evento, ma una spinta collettiva e spontanea per sensibilizzare tutti sulla necessità di diventare sentinelle pronte ad aiutare le donne in difficoltà e a far conoscere loro i percorsi disponibili per uscire dalla violenza.
Durante il flash mob, è stato anche ricordato Pierpaola Romano, la poliziotta assassinata il primo giugno da un collega sotto casa a San Basilio. L'uomo, da tempo innamorato di lei, ha successivamente commesso suicidio. Pierpaola aveva in mano la documentazione per iniziare la chemioterapia per un tumore al seno quella stessa mattina.
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