La Banca Centrale Europea (BCE) reagisce all'inflazione in aumento con un'altra stretta monetaria, mentre le previsioni economiche dell'Eurozona si attenuano

La Banca Centrale Europea ha preso la decisione di aumentare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale, portando così il tasso principale di rifinanziamento al 4,50%. Questa è diventata la decima mossa consecutiva verso l'alto da quando la BCE ha iniziato la sua serie di aumenti nell'estate del 2022, rispondendo all'innalzamento dell'inflazione. Il tasso sui depositi è stato anch'esso alzato, portandolo al 4%, mentre il tasso sui prestiti marginali ha raggiunto il 4,75%.

La BCE ha ulteriormente gettato ombre sul panorama economico dell'Eurozona, con una revisione al ribasso delle previsioni sul Prodotto Interno Lordo (PIL). Secondo le nuove stime dell'istituto, la crescita economica dell'Eurozona dovrebbe attestarsi all'0,7% nel 2023, salire all'1,0% nel 2024 e raggiungere l'1,5% nel 2025. Questo segna un significativo deterioramento rispetto alle previsioni precedenti.

L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) aveva invocato una stretta del credito come risposta alla congiuntura economica che minacciava la crescita. Tuttavia, questa misura è stata osteggiata da numerose figure politiche, anche in Italia. Il ministro Tajani, ad esempio, aveva recentemente scongiurato un aumento dei tassi da parte della BCE.

La BCE ha rilasciato un comunicato in cui ha spiegato la sua decisione di aumentare i tassi d'interesse. Secondo il Consiglio direttivo, questa mossa mira a fornire un contributo sostanziale al ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo. Si è affermato che le future decisioni della BCE garantiranno che i tassi siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. La BCE continuerà a basare le sue decisioni sui dati economici e finanziari più recenti, nonché sulla dinamica dell'inflazione di fondo e sull'intensità della trasmissione della politica monetaria.

Presidente della BCE: "Inflazione Ancora Troppo Elevata"

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato che "l'inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato". Ha aggiunto che il Consiglio direttivo è impegnato a garantire il ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Motivo per cui è stata presa la decisione di innalzare i tassi di interesse.

Lagarde ha anche sottolineato che l'economia dell'Eurozona è rimasta stagnante negli ultimi mesi, suggerendo che la debolezza persisterebbe anche nel terzo trimestre. Le condizioni del credito si stanno deteriorando, mettendo ulteriormente in crisi la crescita, e il settore dei servizi, precedentemente resiliente, sta mostrando segni di indebolimento.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Morti sul lavoro: altre 4 nuove vittime