Sciopero medici e infermieri oggi 5 dicembre: a rischio 1,5 milioni di esami e interventi
SCIOPERO MEDICI. Oggi, martedì 5 dicembre, la sanità italiana si prepara ad affrontare una giornata nera a seguito dello sciopero nazionale indetto dal principale sindacato degli ospedalieri, l'Anaao Assomed, e dalla Cimo. Medici ed infermieri incroceranno le braccia per 24 ore, e l'adesione si prevede massiccia, con la possibilità che siano saltate circa 1,5 milioni di visite, esami e interventi. La protesta, però, non si esaurirà oggi: il 18 dicembre è previsto un nuovo sciopero deciso da altre sigle della Intersindacale medica.
La manovra è al centro delle critiche, accusata di non tutelare adeguatamente medici e cittadini. Lo slogan unico che guida la protesta è 'Salviamo il Ssn' (Servizio Sanitario Nazionale). Nel frattempo, governo e partiti sono al lavoro per risolvere il problema dei tagli previsti alle pensioni della categoria.
Sciopero Medici: orari e adesioni
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, dichiara che si conta di depositare gli emendamenti alla manovra entro questa settimana. Si tratta di una revisione della norma che prevede restrizioni sulle pensioni dei sanitari e di altre categorie, tra cui dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Si cerca una soluzione anche per le pensioni di anzianità, escludendole dalla penalizzazione.
Lo sciopero inizia a mezzanotte del 5 dicembre, ma saranno garantite le prestazioni d'urgenza, come quelle dei Pronto soccorso e del 118, nonché gli interventi per il parto. Tuttavia, tutti i servizi, compresi esami di laboratorio, interventi chirurgici e visite specialistiche, sono a rischio. In tutta Italia si svolgeranno manifestazioni, mentre i leader sindacali parteciperanno a un sit-in a Roma.
Le ragioni della protesta includono richieste di assunzioni di personale, detassazione di una parte della retribuzione, risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro, depenalizzazione dell'atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni e individuazione di un'area contrattuale autonoma per gli infermieri.
I sindacati chiedono un impegno concreto da parte del governo, richiedendo una ricollocazione delle risorse economiche stanziate e un ritiro della norma sulla penalizzazione delle pensioni. La carenza di personale, gli stipendi poco attrattivi e le condizioni di lavoro difficili sono tra le criticità strutturali del sistema sanitario che i sindacati vogliono affrontare.