Cognati uccisi a Sant'Antimo, i primi risultati dell'autopsia: Caiazzo ha sparato senza nessuna pietà
Cognati uccisi a Sant'Antimo, arrivano i primi risultati dell'autopsia sul corpo di Maria Brigida Pesacane e Luigi Cammisa. Secondo i primi esiti dell'autopsia condotta su Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, su disposizione della Procura di Napoli Nord guidata da Maria Antonietta Troncone, è emerso che Luigi Cammisa è stato colpito da sette proiettili, alcuni dei quali hanno causato la sua morte istantanea.
Maria Brigida Pesacane, invece, è deceduta dopo pochi secondi di agonia a causa di cinque proiettili sparati da distanza ravvicinata. Questi risultati confermano ancora una volta che il suocero, spinto dalla gelosia verso Maria Brigida, ha agito con determinazione e senza pietà, privando le vittime di ogni possibilità di difesa. Raffaele Caiazzo ha falsamente accusato le vittime di avere una relazione.
Nel frattempo, i carabinieri della compagnia di Giugliano, sotto la guida del capitano Matteo Alborghetti, hanno ritrovato e sequestrato il cellulare dell'assassino. Le analisi condotte su questo dispositivo potrebbero fornire elementi cruciali per delineare il movente del duplice omicidio.
Oggi l'ultimo saluto ai due cognati
Cognati uccisi a Sant'Antimo, oggi è il giorno del dolore. La città di Sant'Antimo è in lutto per i funerali di Luigi Cammisa. Tuttavia, a Melito, un ostacolo burocratico ha bloccato il corteo funebre previsto sotto la casa di famiglia dell'altra vittima, Maria Brigida Pesacane, uccisa dal suocero geloso, Raffaele Caiazzo.
Nessun corteo funebre per evitare disagi alla viabilità
I commissari prefettizi responsabili del Comune hanno negato il permesso per motivi di sicurezza e viabilità, in quanto la richiesta della famiglia prevedeva un percorso attraverso una zona interessata da lavori in corso. Continua a leggere qui.
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