E' scomparso a Milano, per le conseguenze del coronavirus che aveva contratto nei mesi scorsi, il filosofo Giulio Giorello. Aveva 75 anni e tre giorni fa aveva sposato la compagna, Roberta Pelachin. Allievo di Ludovico Geymonat, era stato il suo successore nella cattedra di Filosofia della Scienza all'Università Statale milanese.
Ex presidente della Società italiana di logica e filosofia della scienza, collaboratore del Corriere della Sera, responsabile per l’editore Cortina della collana Scienza e Idee, si era laureato in Filosofia nel 1968 e successivamente n Matematica, nel 1978. Raccoglieva così il testimone della Scuola di Milano e del maestro Ludovico Geymonat, con la sua tradizione antifascista e marxista, e faceva del superamento della barriera tra discipline umanistiche e scientifiche il tratto saliente della sua personalità accademica. Un tratto rispecchiato da un curriculum di insegnamenti variegato e unico: dapprima Meccanica razionale presso la facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Pavia, seguita dalla facoltà di Scienze presso l'Università di Catania, fino a quella di Scienze naturali presso l'università dell'Insubria e al Politecnico di Milano.
La vita
Interessato alle neuroscienze, alla psicologia evolutiva, alla bioetica ma anche alla mitologia e all’antropologia, era però capace di mescolare all’interesse rigoroso per le discipline “alte” la curiosità per la cultura popolare, dalla musica ai fumetti, in particolare il mondo Disney a cui aveva dedicato qualche anno fa il suo
Filosofia di Topolino (Guanda). Attraverso il suo sguardo divertito e colto, Mickey Mouse si tramutava, con le sue molteplici avventure nel corso di un Novecento imprevedibile, tragico e farsesco, in un filosofo involontario ma efficace.
Lontano da ogni ortodossia, appassionato di poesia inglese, amante e studioso di figure filosofiche “eretiche” come Baruch Spinoza, nel 1981 ha curato con Marco Mondadori l'edizione italiana di
Sulla libertà di John Stuart Mill. Sulle ragioni dell'ateismo e di una laicità non dogmatica Giorello ha scritto, tra gli altri,
Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo (Longanesi, 2010);
Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti (con Dario Antiseri), edito da Bompiani e
Di nessuna chiesa. La libertà del laico (Cortina).
Anche il premier Giuseppe Conte si è unito al lutto per la sua scomparsa, scrivendo su Twitter definendolo "filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il "metodo" della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L'Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine". Fonte: Repubblica
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