Finora si sono utilizzati farmaci nati in passato per altre malattie
Come quelli anti-Aids o quelli contro l'artrite reumatoide, ma finalmente è stato messo a punto il primo farmaco progettato espressamente per aggredire il coronavirus Sars-CoV2. Si lavora intanto su più fronti, dalla possibilità di utilizzare il plasma delle persone guarite all'uso sperimentale di farmaci nati per altre malattie. Dalla Francia sono invece arrivate oggi serie perplessità sui farmaci anti-infiammatori.
Ci vorrà comunque tempo prima che il farmaco sia disponibile: al momento è infatti al chiuso dei laboratori dell'Università olandese di Utrecht e deve affrontare la lunga serie di sperimentazioni sugli animali e poi sull'uomo prima di arrivare in commercio.
Gli stessi ricercatori
Hanno detto alla Bbc che saranno necessari mesi prima che il farmaco sia disponibile perché dovrà essere sperimentato per avere le risposte su sicurezza ed efficacia. Il farmaco è un anticorpo monoclonale specializzato nel riconoscere la proteina chiamata 'spike' (punta, artiglio) o semplicemente indicata con la lettera S, che il virus utilizza per aggredire le cellule respiratorie umane.
Per le infusioni di plasma ai malati si attende adesso il via libera dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss).
C'è ottimismo anche sul farmaco contro l'artrite reumatoide tocilizumab
La sperimentazione partita da Napoli si sta progressivamente estendendo in altre regioni, dalla Toscana alla Puglia e alla Calabria, fino alla Lombardia e alle Marche.
Una delle possibili controindicazioni di questi farmaci è che in alcuni casi potrebbero provocare insufficienza renale, ha rilevato Remuzzi. Si lavora senza sosta e «presto - ha detto Remuzzi - troveremo la soluzione sia per i farmaci sia per il vaccino».(IlMattino)
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