Putin tregua di Pasqua
Putin tregua di Pasqua

In occasione della Pasqua ortodossa, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una tregua unilaterale a partire dalle ore 17:00 di oggi, invitando l'Ucraina a fare lo stesso. Durante un incontro con il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, Putin ha ribadito la disponibilità della Russia a riprendere i colloqui di pace, elogiando anche gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Cina e paesi Brics.

«Da parte nostra siamo sempre stati pronti a una soluzione pacifica – ha dichiarato Putin – e accogliamo con favore le aspirazioni del presidente Trump, dei nostri amici cinesi e di tutti coloro che sostengono una risoluzione equa del conflitto».

Droni russi nei cieli ucraini subito dopo l’annuncio della tregua

Nonostante l’annuncio di una sospensione temporanea delle ostilità, la realtà sul campo racconta una storia ben diversa. Alle 17:15, pochi minuti dopo l’inizio ufficiale della tregua proclamata da Mosca, sono stati rilevati droni d’attacco russi nei cieli dell’Ucraina.

A denunciarlo è stato direttamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che su X ha commentato: «I droni Shahed nei nostri cieli mostrano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana». L’allarme antiaereo è scattato in numerose città ucraine, mentre la difesa aerea è entrata subito in azione per contrastare i velivoli ostili.

Kiev sotto attacco: esplosioni e difesa attiva nella capitale

A confermare la situazione di allerta è stato anche il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, che ha comunicato attraverso Telegram l’attivazione della difesa aerea sulla riva sinistra della capitale: «Le forze stanno lavorando per abbattere i droni nemici. Restate nei rifugi», ha scritto, citando l’intensificarsi degli attacchi in concomitanza con la proclamata tregua.

Poco prima, anche l’amministrazione militare di Kiev aveva diramato un comunicato ufficiale sull’attivazione dei sistemi antiaerei. Le esplosioni udite in città sono state interpretate come segnale inequivocabile di un’ulteriore escalation, malgrado le dichiarazioni distensive da parte del Cremlino.

Zelensky: «Avanziamo nella regione russa di Belgorod»

Sempre nella giornata di oggi, il presidente Zelensky ha rilasciato una dichiarazione significativa sugli sviluppi militari al confine. Secondo quanto riportato, le forze armate ucraine stanno mantenendo le loro posizioni nella regione russa di Kursk, mentre hanno compiuto progressi nella regione di Belgorod, ampliando la zona di controllo ucraino. Una dichiarazione che segnala un'intensificazione delle azioni militari oltreconfine, proprio nel giorno in cui Mosca dichiara di voler fermare temporaneamente le armi.

Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina: 246 liberati per parte

In mezzo alla confusione tra diplomazia e attacchi, un segnale di distensione è arrivato con l’ennesimo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, 246 militari per partesono stati liberati, confermando la prosecuzione degli accordi umanitari tra i due Paesi, anche durante le fasi più delicate del conflitto.

Un conflitto senza tregua vera: pace ancora lontana

La situazione attuale dimostra come la tregua proclamata da Mosca non trovi riscontro sul campo. Le dichiarazioni concilianti del Cremlino si scontrano con i droni nei cieli di Kiev e gli allarmi antiaerei che risuonano nel Paese. L’annuncio della Pasqua come momento di cessazione delle ostilità appare dunque più come una mossa retorica che come un autentico impegno verso la pace.

Il femminicidio in diretta: in 7 minuti di follia Vincenzo Visaggi ha ucciso la moglie
Volla: nasce la coalizione di centrosinistra con Giuliano Di Costanzo candidato sindaco