In totale si segnalano cinque casi, solo nelle ultime ore.

Il caso più grave è quello del pacco recapitato in un appartamento di Fabrica di Roma. Ad aprirlo la madre del destinatario che è rimasta ferita a una mano. Stamattina ne è stato intercettato un altro nell’ufficio postale di Ronciglione. Segnalati plichi sospetti anche nei centri di smistamento di Fiumicino, Castel Madama, Rieti. Secondo quanto si è appreso il personale ha attivato la procedura allertando forze dell’ordine: i pacchi, infatti, hanno destato subito sospetto e per questo sono state allertate le forze dell’ordine.

Nei giorni scorsi sono stati recapitati altri plichi a Roma

L’ultimo al portiere 54enne di un residence di lusso in zona Ponte Milvio. Avrebbero tutti le stesse caratteristiche di confezionamento: una busta gialla A4 con dentro una scatoletta di legno con innesco ed esplosivo.

Nelle scorse settimane tre donne sono rimaste ferite dopo aver aperto le buste, con prognosi dai 10 ai 30 giorni

Un’addetta del centro smistamento posta di Fiumicino (il plico era indirizzato a un’ex dipendente dell’Università di Tor Vergata e come mittente riportava proprio l’ateneo) un’ex dipendente Inail che abita al Nuovo Salario e una 68enne ex impiegata nel settore delle biotecnologie all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha riportato ustioni su mani e viso. Su questa serie di buste esplosive in Procura a Roma è aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni personali e a coordinare le indagini sono il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il pm Francesco Dell’Olio. La pista seguita finora sarebbe quella legata ai movimenti anarchici e antimilitaristi ma ancora non ci sono rivendicazioni.(IlFattoQuotidiano) Leggi anche: Coronavirus, morto il presidente dell'ordine dei medici Seguici su facebook: 41esimoparallelo
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