La nuova variante dell'influenza Australiana arriva in Italia e preoccupa gli esperti
Il virus H3N2, responsabile della peggiore epidemia influenzale australiana degli ultimi dieci anni, arriva in Lombardia, Piemonte, Lazio e Liguria
Una nuova variante dell'influenza australiana, causata dal virus H3N2, ha fatto il suo ingresso nel territorio italiano, con i primi casi individuati in Lombardia, Piemonte, Lazio e Liguria. Questa variante, isolata per la prima volta in Australia, sta suscitando crescente preoccupazione tra gli esperti per la sua aggressività e le complicazioni neurologiche associate. Ecco tutto quello che c'è da sapere su sintomi, trattamento e prevenzione di questa malattia.
Cos'è l'Influenza Australiana
L'influenza australiana rappresenta una variante più aggressiva dell'influenza stagionale, riconosciuta per aver causato la peggiore epidemia influenzale in Australia negli ultimi dieci anni. Secondo i colleghi di Today, questa malattia si distingue per la sua maggiore severità rispetto alle forme influenzali tradizionali, con un impatto significativo sia sulla salute pubblica che sul sistema sanitario.
Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive presso l'Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha confermato che il virus H3N2 non solo provoca sintomi influenzali classici, ma può anche colpire il cervello. In un caso registrato a Genova, un uomo di 76 anni non riusciva più a riconoscere la moglie a causa delle complicazioni neurologiche del virus.
Sintomi e Quanto Dura
Essendo una variante dell'influenza "classica", i sintomi dell'influenza australiana sono simili a quelli delle forme stagionali: febbre alta, dolori muscolari e articolari, brividi, stanchezza e sonnolenza. Tuttavia, questa variante si distingue per l'aggiunta di problemi respiratori più gravi, tosse persistente, congestione nasale e mal di gola. In alcuni casi, possono manifestarsi anche sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.
Ciò che rende l'influenza australiana particolarmente minacciosa è la sua capacità di colpire il sistema nervoso centrale, causando sintomi neurologici come confusione mentale, mal di testa intensi, deliri, encefaliti e convulsioni. Questi sintomi possono prolungare la durata della malattia, che normalmente varia dai 5 ai 7 giorni, ma può essere più lunga in casi particolari o in persone anziane.
Come Si Cura
La terapia per l'influenza australiana segue le stesse linee guida delle forme influenzali tradizionali. L'uso di farmaci antinfiammatori come l'ibuprofene o il ketoprofene è raccomandato per alleviare febbre e dolori muscolari, mentre il paracetamolo può essere utilizzato per controllare la temperatura corporea. È importante sottolineare che gli antibiotici non sono efficaci contro il virus dell'influenza.
Per i casi più gravi, soprattutto quelli con complicazioni neurologiche, è essenziale un intervento medico tempestivo. Gli antivirali possono essere prescritti su indicazione medica, specialmente nei pazienti ad alto rischio, per ridurre la severità e la durata della malattia. È fondamentale consultare un medico al primo segno di sintomi influenzali gravi.
Prevenzione
La prevenzione resta l'arma migliore contro l'influenza australiana. Il vaccino antinfluenzale è fondamentale per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) hanno autorizzato otto vaccini antinfluenzali aggiornati in base alle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questi vaccini sono progettati per combattere i ceppi virali più attuali e sono disponibili gratuitamente per:
- Over 60 anni
- Donne in gravidanza e nel post partum
- Bambini tra i 6 mesi e i 6 anni
- Pazienti con malattie croniche che potrebbero degenerare in caso di contagio
Oltre alla vaccinazione, è consigliabile adottare misure preventive come lavarsi frequentemente le mani, evitare contatti stretti con persone infette, coprire bocca e naso con un fazzoletto o con il gomito durante la tosse e lo starnuto, e mantenere una buona igiene personale.