UDINE. L'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani farà causa allo Stato per inadempienza e mancanza di tutela dei propri cittadini dopo la morte di Silvia Piccini.
La giovane aveva solo 17 anni e tre giorni fa è stata travolta da un'auto mentre si allenava in sella alla sua bicicletta. Il dramma si è verificato a San Daniele del Friuli.
Nonostante l'intervento dell'elisoccorso per trasportarla all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, le sue condizioni erano troppo gravi per riuscire a salvarle la vita. Dopo un'agonia di due giorni, la ragazza è deceduta.
Silvia morta mentre si allenava, l'Assocorridori farà causa allo Stato
"Oltre che triste, oggi sono infuriato – commenta il presidente dell'ACCP Cristian Salvato -. I politici continuano a ignorare i nostri appelli. A chi toccherà morire domani? Chiediamo rispetto per la vita umana e per le regole della strada, chiediamo che una studentessa possa andare a scuola e praticare il suo sport preferito senza finire sotto un'auto.
Ci siamo rivolti alle massime autorità del nostro Paese, abbiamo svolto a nostre spese campagne informative e promosso iniziative per l'educazione stradale ma a quanto pare non basta". Salvato parla dell'ennesima tragedia ai danni di sportivi. "Vogliamo infrangere il muro di accettazione, abitudine, omertà e silenzi colpevoli. Vogliamo combattere la violenza con la forze del diritto e della legge".
La ragazza, giovane promessa del ciclismo, stava percorrendo la strada provinciale che collega San Daniele del Friuli a Rodeano, in provincia di Udine.
Era in sella la sua bicicletta, quando un'auto l'ha investita a grande velocità. Immediatamente è stata soccorsa dal personale medico del 118, accorso sul posto.
Le sue condizioni sono apparse da subito troppo gravi, ma i medici hanno comunque tentato il tutto per tutto per salvarla. La 17enne è deceduta in ospedale. Fonte: Fanpage
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