MINACCE MELONI. "Se togli il reddito ammazzo te e tua figlia". "Ci vuole la morte di lei e sua figlia". "Veramente attenta, finiscila co' sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza senno' ti ammazzo ma lo capisci?". Sono alcuni dei messaggi, riportati dall'account Twitter di Fratelli d'Italia, postati oggi da un'utente, che hanno contenuto analogo ad altre minacce social alla premier per le sue politiche sul reddito di cittadinanza. Minacce di morte a lei e alla figlia che il partito, facendo quadrato attorno a Giorgia Meloni, stigmatizza reputandole frutto del clima d'odio fomentato in particolare dai 5 stelle e dal loro leader Giuseppe Conte.

 E' stato identificato e denunciato dalla Polizia l'autore delle minacce di morte via social al presidente del Consiglio, Giorgia MELONI, e a sua figlia Ginevra. Si tratta di un 27enne disoccupato, residente in provincia di Siracusa, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del premier. Su disposizione della Procura aretusea, personale della Polizia ha eseguito una perquisizione nei suoi confronti. Gli operatori del Servizio Polizia postale di Roma avevano rilevato sull'account ufficiale Twitter di Giorgia MELONI la pubblicazione di messaggi di minacce di morte finalizzati ad evitare l'eliminazione del reddito di cittadinanza. Nonostante l'utente utilizzasse uno pseudonimo, le attività tecnico investigative hanno permesso l'identificazione dell'indagato. 

<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="it" dir="ltr">? Indegne minacce apparse sui social contro Giorgia <a href="https://twitter.com/hashtag/Meloni?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Meloni</a> e sua figlia. Avanti Presidente, siamo al tuo fianco. <a href="https://t.co/xW6dq9gTIc">pic.twitter.com/xW6dq9gTIc</a></p>&mdash; Fratelli d&#39;Italia ?? (@FratellidItalia) <a href="https://twitter.com/FratellidItalia/status/1600232019103199232?ref_src=twsrc%5Etfw">December 6, 2022</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Sulla base delle evidenze investigative, l'Autorità giudiziaria ha disposto la perquisizione domiciliare e informatica nei confronti dell'uomo. Gli operatori specializzati del Centro di Sicurezza Cibernetica Sicilia Orientale della Polizia Postale e della locale Digos hanno sequestrato apparecchiature informatiche e l'account social utilizzato. (ITALPRESS).

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