Il sindaco di Napoli torna all'attacco contro De Luca. Continua la diatriba politica tra il primo cittadino Luigi De Magistris e il governatore campano. "Io sono convinto che anche nell'opposizione ci siano numerosi consiglieri che non possono accettare di essere gli esecutori di un mandante politico dello scioglimento del Consiglio comunale di Napoli". Lo ha detto il sindaco Luigi de Magistris parlando a margine della seduta del Consiglio che oggi avrebbe dovuto votare il bilancio di previsione.

La seduta

E' stata poi rinviata su proposta dello stesso de Magistris. Ai giornalisti che gli chiedevano chi fosse questo "mandante politico", l'ex Pm ha risposto "De Luca", cioe' il presidente della Regione Campania. "È evidente ormai a tutti, da come vanno le dinamiche, che - ha sottolineato il sindaco - a poche centinaia di metri da qui c'e' chi vuole mandare a casa il Consiglio comunale di Napoli. Lo si vede chiaramente dalle forze in campo che si agitano e da chi in particolare si e' mosso in questi giorni". "Abbiamo forze in questo momento oltranziste identificate in Brambilla (si riferisce al consigliere M5s,ndr), Venanzoni (La Citta') e in una parte del centrosinistra ormai al guinzaglio di De Luca". Ha aggiunto de Magistris, spiegando che il suo appello a collaborare, per evitare lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale con un bilancio non approvato, e' rivolto "a una parte importante delle opposizioni con cui secondo me si puo' continuare a costruire quel dialogo costruito in questi giorni e di cui questa mattina si e' visto qualche segnale".

De Luca dal canto suo invece tira fuori gli artigli e denuncia tutti

Come si legge nella nota emessa dall’Unità di Crisi Regionale, il governatore campano non ne può più di questo “sciacallaggio mediatico” contro la sua terra e il suo operato. Nel corso di una trasmissione televisiva di una rete nazionale andata in onda ieri sera, si e’ consumato un ulteriore atto di sciacallaggio mediatico. L’Unita’ di Crisi ha rilevato i seguenti dati completamente falsi, in relazione ai quali, e’ stato dato mandato all’Ufficio legale di sporgere denuncia”.

De Luca – Cosi’ in una nota dell’Unita’ di Crisi della Regione Campania per l’emergenza covid che elenca i punti.

1) Falso il numero di terapie intensive.

Il numero di 621 posti letto di terapia intensiva a cui si fa riferimento alla data del gennaio 2019, e’ relativo al numero di posti letto programmati con Decreto Commissariale n. 103 del 2018 relativo al “Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 70/2015”. Si trattava quindi di posti letto da realizzare e non “esistenti” come si e’ voluto far credere. Infatti, come si e’ piu’ volte ribadito la dotazione di posti letto di terapia intensiva era: – a febbraio 2020: posti letto di terapia intensiva 335 – a novembre 2020: posti letto di terapia intensiva 656.

Si aggiunge che la previsione del piano del DCA

E’ stata totalmente superata a luglio del 2020 con il nuovo piano di potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva finanziato ai sensi del DL 34/2020 che prevede la realizzazione di 834 posti letto di terapia intensiva. Si ribadisce che ad oggi la Regione Campania ha pienamente funzionali 656 posti letto a supporto della intera rete ospedaliera COVID e NON COVID, che si sono gia’ completati i lavori edili per circa altri 70 posti letto e che potranno essere attivati non appena sara’ potenziata la dotazione di personale medico specialistico. E’ stato quindi realizzato e attuato piu’ del 80% del piano di potenziamento di posti letto di terapia intensiva previsto con la DGR 378 a Luglio 2020.

2) False le cifre mostrate per la realizzazione dei posti letto.

Per la realizzazione dei nuovi posti letto, nessun rimborso e’ arrivato alla Regione che ha anticipato completamente le risorse dall’inizio dell’emergenza. Si precisa infatti che i 163 milioni di euro, relativi al finanziamento del piano di potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva ex art. 2 del DL 34/2020 (cd. Piano del Commissario Arcuri), non sono mai arrivati nelle casse regionali. Ciononostante, la regione Campania e le aziende sanitarie hanno anticipato con fondi propri per finanziare la realizzazione degli interventi per il potenziamento dei posti letto ormai in stato avanzato di completamento”.

3) False le notizie sul bollettino informativo

Come gia’ piu’ volte ribadito, il bollettino della Regione Campania e’ un Bollettino COVID, ed e’ cosi costituito: – Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656, ovvero il complessivo dei posti letto di terapia intensiva disponibili per la rete ospedaliera COVID e NON COVID (tra questi la rete della emergenza urgenza) ed e’ implementato ogni qualvolta che si attiva un posto letto dotato di personale, sulla base dell’avanzamento dei lavori e delle attrezzature pervenute dal Commissario. Posti letto di terapia intensiva occupati Covid: il numero e’ variabile giornalmente e fa riferimento ai posti letto occupati dai pazienti Covid nella giornata.

4) Falsi i dati sugli ospedali modulari.

Si parla di un Ospedale modulare a MADDALONI che non esiste L’ospedale modulare a CASERTA e’ attivo e ad oggi ha in utilizzo 14 Posti letto L’ospedale modulare a SALERNO e’ attivo e ad oggi ha in utilizzo 8 Posti letto L’ospedale modulare a NAPOLI e’ attivo e ad oggi ha in utilizzo 32 Posti letto Tutti gli ospedali “modulari” contano 120 posti, tutti pronti e disponibili. Non c’e’ al momento una emergenza terapie intensive in Campania.

5) False le cifre (citati 246 milioni) sulle risorse arrivate in Campania

Dall’inizio dell’emergenza, con i provvedimenti DL 14, poi assorbito dal DL 18, e poi con il DL 34, la Regione ha ricevuto: 131 milioni per le diverse linee di azione previste dai DDLL 14 e 18 (assunzione di personale; specializzandi; prestazioni aggiuntive; lavoro straordinario; integrazione del budgt strutture private).

De Luca – La Regione ha distribuito alle aziende sanitarie tali risorse chiedendo apposite rendicontazioni;

Rispetto invece a quanto previsto dal DL 34/2020, la Regione ha avuto 115 mln per le linee di azioni previste per l’assistenza territoriale (Usca; cure domiciliari; infermieri di comunita’; etc.) e per gli incentivi e le altre assunzioni per l’attivita’ ospedaliera; anche in questo caso, le aziende sanitarie hanno gia’ anticipato in buona parte le relative spese che via via la regione sta provvedendo a ristorare. Per quanto riguarda, infine, le risorse previste dal DL 104/2020, ad oggi accreditato nulla”. Leggi anche: Nuova ordinanza De Luca, la Campania (non tutta) ritorna a scuola: dalle elementari alle superiori, tutte le date Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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