MILANO. Bimba morta in casa perché la mamma la considerava un ostacolo alla sua vita. Il gip di Milano ha
convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere per
omicidio volontario nella forma omissiva aggravato dai futili motivi per
Alessia Pifferi, la 37enne che per più di 6 giorni ha lasciato la
figlia Diana di un anno e mezzo a casa da sola facendola
morire di stenti. Il giudice ha
escluso dunque l'aggravante della premeditazione contestata dalla procura e ha qualificato l'omicidio volontario nell'ipotesi dell'omissione.
Bimba morta in casa - "Volevo un futuro con il mio compagno"
"Io ci contavo sulla possibilità di avere un futuro con lui (il compagno, ndr) e infatti era proprio quello che in quei giorni stavo cercando di capire; è per questo che ho ritenuto cruciale non interrompere quei giorni in cui ero con lui anche quando ho avuto paura che la bambina potesse stare molto male o morire". Così Alessia Pifferi, durante l'interrogatorio con il gip, ha tentato di giustificare il suo comportamento. (Tgcom24)
Muore mentre insegue scippatore, addio a Carlo il capostazione eroe
SANTA MARIA CAPUA A VETERE. IL DRAMMA SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. Se ne è andato così all'improvviso. Si chiamava
Carlo Palma, aveva 62 anni ed era di Falciano del Massico, il capostazione morto ieri sera per un arresto cardiaco sulla banchina della stazione di Santa Maria Capua Vetere.
Chi era Carlo Palma
L’esperto dipendente Fs, conosciuto e molto impegnato nel mondo sindacale, è morto da eroe: secondo quanto riferito da alcuni testimoni stava inseguendo uno scippatore che aveva appena assalito una ragazza quando si è sentito male. Polemiche per l’assenza di un defibrillatore nello scalo: quando il 118 è giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. (EdizioneCaserta)
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