ULTIMATUM SPALLETTI. Il cuore che batte dagli spalti del Maradona e dà energia vera al NAPOLI: è quello che Luciano Spalletti vuole continuare a sentire. E lancia un ultimatum: "Quel che ho visto al Maradona contro il Milan - dice - non lo riuscirò mai a capire: se succede ancora, vado via dalla panchina e me ne torno a casa. E' un tutti contro tutti che mi porterò dietro sempre, perché è inspiegabile. Non si vince a NAPOLI da 33 anni eppure quel che ho visto nel nostro stadio non lo comprendo. I miei giocatori sono sensibili e non sono stati aiutati da questo".

Ultimatum Spalletti - il mister mette i puntini sulle "i"

Chiarezza dura quella di Spalletti che sa delle tensioni tra il club azzurro e i gruppi del tifo organizzato del NAPOLI, ma mette ora al centro l'obiettivo vero. Che è duplice: celebrare insieme lo scudetto e provare a volare in semifinale di Champions League. Un appello forte, che fa emergere quanto i giocatori del NAPOLI abbiano sofferto il silenzio del Maradona in campionato. Calciatori che non vogliono giocare in un Maradona silenzioso anche sabato, contro il Verona.

"Adesso bisogna che i tifosi capiscano che bisogna venire allo stadio per fare il tifo", ha detto anche il presidente De Laurentiis, in una telefonata con un supporter registrata e poi messa sui social. Tifo sì, quindi, ma rispettando le regole, come è stato evidenziato anche in una riunione svoltasi al Viminale, col ministro Piantedosi, lo stesso De Laurentiis, i vertici delle forze di polizia, il sindaco di NAPOLI Manfredi, il prefetto e il questore.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere aperto un canale ufficiale coi tifosi organizzati con l'obiettivo di "distendere gli animi" e ascoltare le loro richieste, rispetto ad esempio all'ingresso allo stadio di simboli e bandiere.

Ma il vertice si è occupato soprattutto di definire un 'piano sicurezza', col rafforzamento delle forze dell'ordine, per le feste scudetto: quella spontanea, quando ci sarà la certezza matematica, e quella che si svolgerà a chiusura di campionato il 4 giugno. Quel giorno i festeggiamenti si svolgeranno nel post partita nello stadio 'Maradona', per poi spostarsi in varie piazze della città, a cominciare da piazza Plebiscito.

L'obiettivo

E' di evitare un concentramento dei tifosi nello stesso luogo e quindi si punta a decentrare i festeggiamenti in diverse piazze e città della provincia. Tornando al NAPOLI ("Siamo una signora squadra, ora calma e sangue freddo", ha detto De Laurentiis dopo la sconfitta di San Siro), i calciatori ora pensano al Verona e poi a riprendersi la qualificazione alle semifinali nel match contro il Milan di martedì, in cui ci sarà anche il rientro di Osimhen: "Al 100% Victor sarà a disposizione", ha assicurato Spalletti. Per sabato pomeriggio il tecnico pensa ancora a Elmas o Raspadori centravanti. (ANSA)

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