I social insorgono contro le dichiarazioni vergognose di Vittorio Feltri: «I meridionali sono inferiori? Al massimo solo quelli che lo hanno sostenuto»; «Lui invece ha complessi di superiorità: addirittura si sente giornalista»; «Non è possibile che gli sia consentito di dire certe cose in diretta su reti nazionali e che sia direttore di un giornale»; «Questo è il primo caso di coglionavirus», e così via l’onda di rivolta del popolo del web. Dall’inizio alla fine del suo commento in diretta su Rete 4 il direttore di Libero si è chiamato dietro, a ragione, numerose accuse di razzismo e di incitazione all’odio fra Nord e Sud. Nonostante i suoi tentativi di correggere il tiro attraverso i suoi post, resta difficile per le piazze virtuali giustificare o interpretare diversamente le sue parole, cariche di rabbia nei confronti di una parte dell’Italia che diverse volte e sotto diverse forme ha provato ad attaccare: «In ogni caso esprimersi in quel modo in un contesto di grande visibilità da parte di un appartenente all’Ordine dei Giornalisti non rappresenta professionalità e preparazione. Deve essere radiato dall’ordine almeno, se non dalla società civile», è la richiesta di tanti. Così il web si riempie di immagini di carta igienica marchiata Feltri, o di wc che provano a scaricare la sua testa. Qualcuno addirittura lo immortala mentre pare farsi pipì sotto, altri testimoniano nei loro post che cercando demenza senile su Google esce la sua foto. Per molti invece le cazzate dovrebbero essere misurate in Feltri, unità di misura ufficiale, mentre altri sono certi che sua moglie abbia avuto un amante di nome Ciro, o Gennaro Esposito. Sennò non si spiegherebbe tanta ira contro i napoletani. «Perché dovremmo andare in Campania, a fare i posteggiatori abusivi?», ha anche detto durante il suo intervento facendo bottino di luoghi comuni e ignoranza. E allora proprio da Napoli, da San Gregorio Armeno, è arrivato un omaggio per lui da mettere sul presepe da parte di quegli artisti e artigiani che portano avanti tradizioni diventate famose e apprezzate in tutto il mondo: e così la famosa immagine della sua faccia nel wc ha preso forma anche in una statuetta sfoggiata con orgoglio sul web. E allora pare che quell’intervento durante la trasmissione Fuori dal coro non abbia fatto altro che inasprire i già esistenti confronti fra Nord e Sud: se tante volte, dagli stadi ai social sono stati giustamente condannati i messaggi di odio e razzismo fra regioni, ora Feltri ha quasi provato a istituzionalizzarli attraverso la sua figura. Proprio ora, in un Nord dissestato dal coronavirus e in un Sud che è riuscito a contenere i contagi grazie al buon senso civico e alla cultura e che ora si apre alla solidarietà verso le regioni più bisognose, le sue parole sono state davvero una doccia fredda a dir poco inopportuna. «A Napoli zero contagi: suonare il mandolino fa bene alla salute», ironizza allora qualcuno. Perché non si pensi che il coronavirus, come anche qualcun altro ha provato a dire, colpisce solo sul posto di lavoro: ecco perché attecchirebbe meno il Sud (si ricordi Palombelli). Come se suonando il mandolino o mangiando le pizze – quello che secondo gli stereotipi fanno i meridionali - il virus scappasse via. Un virus razzista e borioso che va dritto sui posti di lavoro frequentati solo dai ligi lavoratori del Settentrione e snobba le cantate e le ballate del Sud. Senza mai sottolineare il grande rispetto delle regole, il senso civico e la cultura che il Sud ha dimostrato in questo periodo limitando nei fatti i contagi nonostante le fughe dell’8 marzo, proprio mentre nella colpitissima Milano, dove purtroppo i decessi sono stati innumerevoli anche a causa della cattiva organizzazione e informazione come in altre località del Nord, si vedeva ancora gente fare jogging per le strade, come se ci fosse una maratona importante a cui prepararsi. E allora basta! Davanti alle immagini di Napoli e di altre grandi città del Sud deserte il popolo del web si mostra stanco di ascoltare ancora i soliti stereotipi e i preconcetti che allontanano la cultura e dividono il Paese. In tanti rispondono con ironia, ma anche con sdegno, raccontando come Feltri sia stato creato unendo l’intelligenza di Homer Simpson, il portamento di Peppe Fetish e la saggezza di Nina Moric, mentre altri ricordano quando Salvini e Meloni lo proposero come presidente. Insomma i social insorgono contro il razzismo, ma per una volta sembrano uniti più che mai in tutta Italia. Fonte: Il Mattino Leggi anche Feltri non tace e raddoppia: «Il Sud e la sua gente sono economicamente inferiori rispetto al Nord». Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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