Giorgia Meloni, varato a tempo di record il suo primo governo. Dal Pd al M5s: "Sarà opposizione dura"
Giorgia Meloni ha varato il suo governo. Un governo "in tempi record", come i suoi fedelissimi predicavano da giorni. Perché le emergenze sono tante, dalla guerra in Ucraina al caro-energia, dossier tutti difficili e urgenti e il tempo, soprattutto in vista della manovra, pochissimo. La leader di Fratelli d'Italia si è presentata al mattino da Sergio Mattarella per una consultazione rapidissima (meno di 10 minuti) e nel pomeriggio è salita al Colle per l'incarico già con la lista dei ministri in mano. Sabato mattina il giuramento e poi via alle prime mosse che saranno sul fronte internazionale, con il possibile incontro con Emmanuel Macron a Roma e, passo successivo, la visita a Bruxelles per incontrare tra gli altri Ursula Von Der Leyen. Giorgia Meloni ha affrontato tutti questi nodi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'ora abbondante passata dentro allo studio alla Vetrata, prima di essere incaricata prima donna presidente del Consiglio d'Italia. Una giornata "epica", come la musica che accompagna il video che la leader posta sui social poco dopo le consultazioni. Meloni è arrivata al Colle con la lista definita, tenuta coperta fino all'ultimo anche agli alleati, che non sarebbe stata oggetto di particolari approfondimenti con il Capo dello Stato. Con cui invece sarebbero state affrontate tutte le sfide che attendono ora la premier incaricata. Il colloquio è disteso, il clima è quello di "leale collaborazione" che entrambi ci tengono a instaurare e a portare avanti. Perché ci sarà appena il tempo di organizzare il passaggio di consegne, con la cerimonia della campanella fissata per domenica mattina, che subito bisognerà affrontare la trattativa europea sul gas, che ha segnato passi avanti ma non ancora risposte concrete. "E' necessario procedere velocemente" alla formazione del nuovo governo "anche per le condizioni interne e internazionali che richiedono un governo nella pienezza delle sue funzioni" ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prendendo la parola dopo aver conferito l'incarico a Giorgia Meloni per formare il nuovo governo. "Con lo stesso spirito di collaborazione rivolgo gli auguri al nuovo governo che domani con il giuramento inizierà a svolgere i suoi compiti" ha concluso. "Congratulazioni al nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri - ha scritto sui social il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi -. Buon lavoro a tutti. Noi di Forza Italia daremo un contributo decisivo e qualificato: possiamo finalmente affrontare i problemi degli italiani e far ripartire il paese". Ma non da tutti sono arrivati complimenti e felicitazioni. La reazione delle opposizioni è stata molto dura. "Dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del Governo Meloni dico ancora più convintamente opposizione, opposizione, opposizione ha affermato in un tweet il segretario del Pd Enrico Letta -. L'unica novità è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere". Critico anche Giuseppe Conte. "Auguri di buon lavoro a Meloni - ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle in un post -. La lista dei ministri conferma, però alcuni segnali preoccupanti. Segnali sparsi che preannunciano un brusco arretramento nel percorso di riconoscimento e rafforzamento dei diritti civili. Prepariamoci a un'opposizione intransigente e senza sconti, per il bene del Paese". Più morbido il leader di Azione, Carlo Calenda. "Auguri a Giorgia Meloni. Avere una presidente del Consiglio donna che si è battuta con coraggio per arrivare a Palazzo Chigi con le sue sole forze è comunque un gran cambiamento per l'Italia - ha scritto -. Saremo all'opposizione. Ma le auguriamo di avere successo per l'Italia". Anche Matteo Renzi ha posto l'accento sul primo premier donna. "Buon lavoro al Governo Meloni. Saremo all`opposizione ma complimenti alla prima donna che guida un Esecutivo in Italia - ha scritto il leader di Italia Viva -. La prima di una lunga serie, speriamo. Noi voteremo contro la fiducia. Buon lavoro alla maggioranza e buon lavoro alle due opposizioni, sia quella riformista che quella populista. Viva l'Italia, viva la democrazia". [sv slug="seguici"]