GIAPPONE. Non accennano a diminuire i contagi e i focolai nella città nipponica che ospiterà le olimpiadi di quest'anno in condizioni tutt'altro che pacate, a causa della pandemia e della sua nuova impennata.
Il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach, ha chiesto al primo ministro del Giappone, Yoshihide Suga, di riconsiderare la decisione di tenere le Olimpiadi estive di Tokyo a porte chiuse anche a evento gia' iniziato.
Questo, nel caso il quadro dell'emergenza pandemica a Tokyo e nelle prefetture limitrofe esibisca un miglioramento significativo nelle prossime settimane.
Uno scenario, questo, che sembra sempre più implausibile. Se si tengono in considerazione gli avvenimenti delle ultime ore.
Contagni in aumento in Giappone
La città giapponese sta registrando infatti un numero di contagi sempre crescente, e molti sono gli atlanti partecipanti in stato di fermo a causa della loro positività ai tamponi.
Lo riferiscono fonti vicine all'ufficio del primo ministro del Giappone. Bach ha incontrato Suga a Tokyo mercoledi' 14 luglio. 10 giorni prima dell'apertura dei travagliati giochi di Tokyo.
La capitale giapponese e' stata posta in un nuovo stato di emergenza pandemica all'inizio di questa settimana, al fine di poter contenere al meglio la nuova ondata durante gli eventi prossimi.
E ieri ha registrato 1.308 casi di contagio, sopra la soglia di mille per il secondo giorno consecutivo e ai massimi dal 21 gennaio.
Suga ha dichiarato che i cinque organi organizzatori delle Olimpiadi rivaluteranno la politica relativi alla presenza di spettatori ai Giochi. Questo, ovviamente, nel caso di mutamenti significativi del quadro pandemico.
Nel frattempo, il governo e il Comitato organizzatore dei Giochi hanno stabilito che gli atleti olimpici che si trovano in regime di quarantena potranno sospenderla e prendere parte alle competizioni, a patto di risultare negativi ad un tampone prima della competizione. (Agenzia NOVA)
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