CAMPANIA. Per il momento della verità, ora non resta che attendere il decorso di questi prossimi giorni. E gli effetti dei pregressi festeggiamenti calcistici. Nella notte tra l'11 e il 12 luglio c'è stata la grande festa di piazza per la vittoria dell'Italia agli Europei di calcio. Con assembramenti e situazioni giudicate «a rischio contagio» dagli esperti. Per la variante di Covid-19 attualmente prevalente, B.1.1.7, la alfa, cosiddetta «inglese», l'incubazione media è di 10-12 giorni. Per la variante Delta B.1.617.2 (quella che chiamavamo «indiana») dovrebbe essere ancora più breve e con tempi molto più stretti.

Rischio zona gialla in Campania

Quindi non toccherà far altro che attendere i bollettini quotidiani emessi dalla Regione Campania e capire da lì se aumenta l'incidenza del contagio, ovvero il rapporto tra i tamponi molecolari effettuati. Al momento siamo su una incidenza di 15 contagi su 100mila persone, si ipotizza l'arrivo a 20 a 7 giorni. Arrivare in un range tra 50 e 100 significa far scattare il criterio che determina il passaggio in zona gialla. Al momento la Campania è in zona bianca, ovvero senza restrizioni per spostamenti regionali, né coprifuoco o chiusure forzate e anticipate dei negozi e delle attività di ristorazione. Ritornare in zona gialla significherebbe riprendere il coprifuoco dalle 23 alle 5, tenere aperti i ristoranti al chiuso solo a pranzo e bar aperti fino alle 23 con servizio al tavolo ma con obbligo di consumo solo al tavolo e solo all'aperto, anche in caso di pioggia.

Prossimi giorni decisivi

Al momento le proiezioni aggiornate dell'Agenas vedono un crollo dei positivi attivi, il che per il momento sembra rassicurante. Tuttavia il rischio concreto è che le riaperture e l'arrivo dei turisti dall'Italia e dall'estero in Campania possano favorire, in assenza di contact tracing e adeguato numero di tamponi, il dilagare della variante. In particolare, di quella variante di Covid-19 più contagiosa, quella Delta, soprattutto fra l'ampia platea dei non vaccinati in regione. Questo significherebbe mettere a rischio la stagione turistica della seconda metà d'agosto e di settembre ma anche le attività di ritorno alla normalità come la scuola in presenza a settembre. La riapertura degli uffici pubblici molti dei quali in funzione solo in smart working (e oggettivamente a scartamento ridotto), il nuovo blocco per teatri e cinema, già duramente provati dalla pandemia. La frase di Vincenzo De Luca: «Rischiamo di chiudere tutto già a fine agosto», pronunciata venerdì scorso, ha un senso se si guardano le proiezioni ad un mese del contagio. Addirittura nel peggiore dei casi prima di Ferragosto potremmo ritrovarci con un numero di positivi da variante tale da determinare nuove restrizioni. Occorrerà attendere per capire se il grafico dei contagi in Campania tornerà a curvare in alto. (FanPage) Leggi anche Impatto violento in strada, Pasquale e Chiara sono i due fidanzati morti nell'incidente: "Salite al cielo prendendovi la mano" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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