STUPRO PALERMO. È stato emesso un aggiornamento sul caso di stupro di gruppo avvenuto a Palermo. Il ragazzo minorenne al momento dei fatti, ora diventato maggiorenne, che era stato precedentemente rilasciato su provvedimento del GIP (Giudice per le Indagini Preliminari), è stato nuovamente arrestato e rimesso in carcere. La Procura dei minorenni aveva presentato un ricorso contro la sua scarcerazione, ottenendo così un cambiamento nella misura cautelare.

I restanti sei indagati, attualmente detenuti nel carcere Lorusso di Pagliarelli a Palermo, hanno chiesto di essere trasferiti da questa struttura. La direzione del carcere ha presentato una richiesta di allontanamento per evitare possibili tensioni o azioni destabilizzanti all'interno dell'istituto.

La richiesta è basata sull'elevato clamore mediatico legato al caso

Che ha reso noti i dettagli dell'accaduto anche agli altri detenuti presenti nel carcere. La direzione ha sottolineato che i sei indagati sono considerati "invisibili" e sono soggetti a restrizioni di incontro, cosa che potrebbe causare difficoltà nell'organizzazione delle attività all'interno del carcere.

La gogna sui social

La terribile vicenda dello stupro di gruppo a Palermo continua ad infiammare il dibattito social. Con derive, in alcuni casi, molto pericolose. Le foto dei profili Facebook dei giovani finiti nell'inchiesta sono state postate e condivise con migliaia di visualizzazioni. Commenti pieni d'odio su ogni piattaforma - da Fb a Twitter, da Instagram a TikTok - ma anche curiosità morbosa.

Su Telegram in poche ore si sono formati tre gruppi, due pubblici e uno privato, che inizialmente contavano tra 12mila e 14mila iscritti, ma che adesso si sono dimezzati, con l'unico obiettivo di trovare il video dello stupro di gruppo di cui è stata vittima la ragazza di 19 anni.

Stupro Palermo - La situazione sempre più complessa

La richiesta di allontanamento è stata presentata alle autorità competenti per valutare l'immediato spostamento dei detenuti da questa struttura. La situazione è complessa e si sta cercando di prevenire eventuali problemi di sicurezza all'interno del carcere a seguito delle tensioni generate dalla notorietà del caso.

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