Il governatore risponde a de Magistris: "E' un sindaco strafallito, dovrebbe essere messo in quarantena per 20 anni"
"In un momento così serio, mi imbarazza perdere anche un minuto su chi parla di cose di cui non capisce nulla. Rilevo il fatto sconcertante che apra ancora bocca un sedicente sindaco che è l'espressione del più grande disastro amministrativo d'Italia: quasi tre miliardi di euro di debiti, i tributi più alti d'Italia, trasporto pubblico distrutto, manutenzioni zero e parchi devastati".
Così, in un'intervista al "Corriere della Sera", il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commenta le critiche espresse nei confronti del suo operato dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Parla uno - aggiunge De Luca - che voleva varare la 'flotta partenopea' e stampare una moneta comunale. Parla uno che non ha fatto nulla di nulla per il controllo della movida e il rispetto delle ordinanze.
E venerdì sera di fronte a una città devastata dai delinquenti faceva il commentatore televisivo come se fosse a teatro. In qualunque Paese civile al mondo un tale soggetto, copertosi di gloria come magistrato e strafallito come sindaco, dovrebbe essere messo in quarantena per i prossimi 20 anni. Soltanto in Italia possono essere chiamati a fare i commentatori lui e i parcheggiatori abusivi".
Chiusure in Campania, il sindaco di Napoli attacca: “De Luca ha scatenato un pandemonio. Si comporta da tiranno”
Covid Campania, De Magistris: “De Luca confuso, ha fatto pandemonio Radiografia ‘proiettile istituzionale’, si comporta da tiranno”
“Napoli bisogna conoscerla bene. Dobbiamo partire dalla crescente fragilita’ che monta. L’annuncio di quel lockdown regionale ha prodotto l’immediata trasformazione dei sentimenti che stanno nell’animo non dei camorristi e dei violenti, ma nel corpo di Napoli”.
Cosi’ in una intervista a ‘La Stampa’ il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Prima dei tafferugli “c’erano state tante manifestazioni, tutte pacifiche. Eppure proprio questo era il rischio a cui andavamo incontro, che frange estreme criminali e anche eversive si potessero innestare sul malessere sociale”. Segnali? “Al pomeriggio mi trovavo in Prefettura.
Mentre ragionavamo, il governatore annunciava via Facebook il lockdown regionale. Ci siamo detti: e noi, qui, che ci stiamo a fare? Ora il Viminale parla di attacchi preordinati, ma quel venerdi’ pomeriggio nessuno ha fatto riferimento al pericolo imminente”. De Luca ipotizza di fare una zona rossa a Napoli: “E’ in stato confusionale – risponde il sindaco – ha scatenato il pandemonio. Ora scarica la responsabilità sul governo e sulla citta’, senza averla mai coinvolta in nulla.
Non ci dava nemmeno i dati. Abbiamo scoperto clandestinamente che l’aumento dei contagi avveniva in campagna elettorale, da fine agosto. Ti comporti da sovrano assoluto, da tiranno, e poi scarichi le responsabilita’ sui territori?”.
Presidente di regione e sindaco non si parlano da maggio. “De Luca non ci riconosce come istituzione – dichiara De Magistris – chiama Napoli ‘la citta’ senza sindaco’. Io non partecipo neppure all’unita’ di crisi. Un comportamento anti istituzionale di questo tipo non l’ho visto neppure con Salvini e con Berlusconi”.
La radiografia mostrata dal governatore e’ stata “una specie di proiettile istituzionale sparato sulla fragilita’ delle persone. Bisogna stare attenti a come si comunica. A marzo Napoli era lanciata, eravamo primi per crescita in Italia, Ma adesso Napoli e’ fragile. I soldi sono finiti”.
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