Reddito di cittadinanza: il mese di ottobre non verrà pagato. Ecco a chi
Reddito di cittadinanza: la mensilità di ottobre non verrà pagata ai beneficiari del sussidio o almeno questo è quello che dovrebbe accadere per qualcuno.
Non tutti infatti coloro che prendono il reddito di cittadinanza vedranno venir meno il pagamento di ottobre. Perché questa è una possibilità riservata solo a qualcuno. Si tratta di coloro che hanno fatto domanda per il reddito di cittadinanza lo scorso marzo 2019 e che hanno ricevuto il primo pagamento ad aprile dello stesso anno.
Per alcuni di loro (quelli che hanno mantenuto il diritto al sussidio) settembre 2020 è il diciottesimo mese consecutivo di reddito di cittadinanza ed è prevista pertanto la scadenza. Tuttavia sarà possibile fare una nuova domanda. Vediamo quindi nel dettaglio a chi e perché il reddito di cittadinanza di ottobre non verrà pagato.
Reddito di cittadinanza: ottobre non verrà pagato
Reddito di cittadinanza: il mese di ottobre non sarà pagato e come abbiamo anticipato è perché a settembre scadono le prime 18 mensilità. I beneficiari che hanno iniziato a prendere il reddito di cittadinanza ad aprile 2019 se vogliono continuare a percepire il sussidio dovranno presentare una nuova domanda. Proprio allo scadere del mese di ottobre. Il reddito di cittadinanza si compone di un massimo di 36 mensilità, ma per ottenere la seconda tranche di 18 mesi è necessario presentare una nuova domanda. La nuova domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, come l’articolo 3 del decreto n.4/2019 stabilisce, può essere fatta nel mese successivo a quello dell’ultima erogazione. Nel dettaglio il comma 6 dell’articolo suddetto recita:“Il Rdc è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all’articolo 2 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi. Il Rdc può essere rinnovato, previa sospensione dell’erogazione del medesimo per un periodo di un mese prima di ciascun rinnovo. La sospensione non opera nel caso della Pensione di cittadinanza.”