Neonata morta a Piove di Sacco: la bambina ha vissuto solo pochi minuti dopo il parto
L'autopsia conferma l’annegamento come causa della morte. La giovane madre, ai domiciliari in Puglia, è accusata di omicidio volontario aggravato. In arrivo dettagli sulle dinamiche della vicenda
La tragedia avvenuta in un appartamento sopra un night club a Piove di Sacco, in provincia di Padova, ha sconvolto la comunità locale. Una neonata, nata viva secondo i primi accertamenti, è morta poco dopo il parto, e le cause sarebbero legate a un annegamento. La conferma è arrivata dall’esame preliminare condotto dal medico del Suem intervenuto sul posto.
Le indagini e l’autopsia
L’autopsia, eseguita mercoledì pomeriggio, dovrebbe fornire entro alcune settimane risposte dettagliate sulla dinamica della morte della piccola. Nel frattempo, la madre della neonata, una donna italiana di 29 anni, si trova agli arresti domiciliari dai genitori in Puglia, accusata di omicidio volontario aggravato. Le autorità stanno vagliando tutte le ipotesi, tra cui quella di un infanticidio.
Il drammatico evento e l’allarme lanciato dalla madre
L’allarme è scattato intorno alle 4.30 di martedì mattina, quando la giovane madre ha chiamato i soccorsi subito dopo aver dato alla luce la bambina. All’arrivo, i sanitari hanno trovato la piccola già senza vita e hanno immediatamente allertato i carabinieri. Il sostituto procuratore Roberto Dini ha seguito le operazioni e le indagini preliminari. Gli inquirenti sospettano che la neonata possa essere stata vittima di un gesto intenzionale della madre, anche se le dinamiche restano ancora da chiarire.
L'appartamento sopra il night club
Il tragico episodio è avvenuto al primo piano di un edificio che ospita un night club, in un appartamento dove la donna era stata ospitata. Gli investigatori attendono gli esiti dell’autopsia per confermare le modalità della morte, ritenuta non naturale, e per rispondere alle domande ancora aperte sul caso.
Le parole del sindaco: "Un'occasione mancata di chiedere aiuto"
La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Piove di Sacco e ha suscitato l’intervento di Lucia Pizzo, sindaca della cittadina, che ha espresso rammarico: "Ho un grande dispiacere perché questa donna non ha cercato aiuto". La sindaca ha sottolineato che, nonostante le difficoltà legate alla maternità, esistono strutture e servizi di supporto disponibili per donne in situazioni di emergenza e fragilità.
L’esperienza di Pietro Grussu: "Un disagio femminile che spesso sfocia in un diniego della gravidanza"
Pietro Grussu, psicoterapeuta e referente dei consultori familiari di Padova, ha spiegato come in casi come questo si possa osservare una profonda sofferenza emotiva che spesso porta al diniego della gravidanza e alla negazione di aiuto. "Non esistono ragioni specifiche, anagrafiche o sociali, che giustifichino questo tipo di rifiuto," ha spiegato Grussu, evidenziando quanto siano importanti il sostegno psicologico e la presenza di servizi di assistenza.