La diretta TikTok degli amici dell’assassino di Santo Romano: “Dovete subire, cani di pecora”
Due giovani di Barra accusati di aver ucciso due ragazzi per motivi banali legati a un litigio sulle scarpe. La madre di uno delle vittime chiede giustizia e l'intervento del procuratore Gratteri.
Due giovani, Francesco Pio Valda, 19 anni, e Luigi D. M, 17 anni, sono accusati di aver ucciso due ragazzi per un litigio banale, legato alla sporcizia delle scarpe. Entrambi sono legati al clan Aprea Valda di Barra, un quartiere di Napoli che continua a vivere in un clima di violenza e illegalità. Valda è già a processo, mentre Luigi D. M. è rinchiuso nel carcere minorile di Nisida.
La mamma di Santo Romano chiede giustizia
Santo Romano, una delle vittime di questa tragedia, è stato ucciso in un clima di odio crescente alimentato dalle piattaforme social. Dopo l’omicidio, la madre di Santo, Mena De Mare, ha chiesto l'intervento del procuratore nazionale antimafia, Nicola Gratteri, per fermare questa spirale di violenza. La sua richiesta di giustizia arriva dopo un altro caso simile accaduto nel marzo del 2023 a Mergellina, quando due gruppi di giovani si erano scontrati sui social dopo un omicidio legato a un altro caso di violenza giovanile.
Social media come terreno di conflitto
Il clima di lutto per la morte di Santo Romano è stato esacerbato dai social media, dove amici e conoscenti delle vittime e degli accusati hanno scambiato minacce e insulti. Le dirette live sono diventate un palcoscenico per alimentare l’odio, con gli utenti che hanno esortato alla violenza fisica e incitato alla vendetta. "Il non perdono: giustizia, fine pena mai", il titolo di una delle dirette più seguite, ha mostrato chiaramente l'intenzione di mantenere viva la tensione.
Le parole dell’odio e le minacce di vendetta
Frasi come "Siete la vergogna di Napoli: per delle scarpe false di 100 euro avete ucciso Santo" sono solo alcuni dei commenti che hanno incendiato la discussione. Queste parole, purtroppo, non fanno che aggravare la situazione, ferendo ulteriormente le famiglie delle vittime e rischiando di innescare una spirale di violenza infinita.
La denuncia della madre di Santo
Mena De Mare, sconvolta dal clima di odio che ha preso piede sui social, ha deciso di fare denuncia alle autorità competenti. La sua denuncia al procuratore Gratteri è un forte invito a riflettere sull'impatto devastante della violenza verbale e della propaganda di odio che avviene online. La madre di Santo ha chiesto un intervento per fermare questa escalation e per garantire che la giustizia prevalga.