San Severino, giovane maestra muore a 31 anni uccisa dalla leucemia: addio a Cristina Biondi
SAN SEVERINO. Una vicenda davvero drammatica, quella che ha colpito nelle ultime ore la giovane insegnante Cristina Biondi, folgorata dalla malattia contro cui stava combattendo. Lo straziante messaggio di chi la conosceva.
''Il silenzio che lascia la mancanza della tua voce è incolmabile, ma l’onore di averti conosciuta, amata e aver camminato al tuo fianco ci deve dare la forza di continuare a cantare e di amare la vita con lo stesso immenso coraggio che hai avuto''.
''Sei stata e sarai sempre la nostra star. Continua a cantare e a splendere dentro di noi. Grazie piccola Cri''. E’ il messaggio degli amici per Cristina Biondi, ragazza solare stroncata dalla leucemia a soli 31 anni.
Una notizia straziante per i familiari, per l’intera comunità di San Severino. In quelle parole c’è tutto il dolore dei compagni di classe e dell’università, della Pro Castello, dei gruppi musicali in cui Cristina era stata una bravissima vocalist.
Inottobottoni, Andrea’s band, Too many black keys e Gruppo Boccia. Lei è cresciuta al Castello, sotto le due torri, con la mamma Patrizia e il babbo Giovanni, dipendente delle Poste, tuttora in servizio come portalettere, piuttosto noto in città.
Molto attiva nel sociale, sempre dolce e sorridente, con gli occhi splendidi che rispecchiavano fedelmente il suo animo nobile, la sua intelligenza e la sua caparbietà.
Ha studiato, è diventata insegnante della scuola dell’Infanzia e ha conosciuto Bruno Gravina con il quale si era sposata lo scorso ottobre a Pescara con un rito civile celebrato dal cugino Cristiano Leccesi.
Già Pescara. Il luogo in cui viveva da un paio d’anni, da quando aveva scoperto la malattia e aveva cominciato le terapie per sconfiggerla.