Genova, sorelle giù dalla finestra, la 31enne suicida denunciò il marito per terrorismo
«Viaggi sospetti in Arabia». Lui nega tutto
Un drammatico suicidio ha scosso la città di Genova nella giornata di ieri, quando Axhere Gjoni, una donna di 31 anni, si è lanciata dal quarto piano del suo appartamento situato in via Cantore. Insieme a lei, nella disperazione, anche la sorella di 36 anni ha tentato lo stesso gesto, ma fortunatamente è sopravvissuta ed è ora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale San Martino. L'incidente ha destato incredulità e sgomento nella comunità locale, che si interroga sul contesto familiare e le circostanze che hanno portato a questa tragica fine.
Un Matrimonio Segnato dalla Violenza Domestica
Le motivazioni alla base del suicidio di Axhere sembrano essere legate a una lunga serie di conflitti familiari. La donna aveva denunciato l'ex marito per maltrattamenti, accuse che risalgono a un periodo di violenza fisica e psicologica all’interno delle mura domestiche. Secondo quanto riportato nelle indagini in corso, l'uomo avrebbe abusato della moglie, ingiuriandola, spintonandola e tenendola sotto il suo controllo, anche impedendole di vedere i figli e sottraendole il denaro destinato alle necessità quotidiane.
Il matrimonio, già segnato da numerosi contrasti, è stato ulteriormente complicato dalla separazione, durante la quale Axhere ha accusato il marito di essere stato coinvolto in comportamenti sospetti, tra cui presunti tradimenti e viaggi in Arabia Saudita e Svizzera. La donna sembrava essere ossessionata dalla gelosia e dai dubbi sulla fedeltà del marito, provocando una spirale di conflitti che ha sfociato in violenze fisiche, come descritto nelle denunce presentate dalle vittime.
La Denuncia di Maltrattamenti e Le Ultime Paure della Donna
Oltre agli episodi di violenza domestica, un altro fattore che ha contribuito a indebolire il già fragile equilibrio della donna è stato l'imminente processo per l'affidamento dei figli. Il prossimo 10 gennaio era prevista un'udienza cruciale in tribunale per determinare a chi sarebbe stato affidato il destino dei quattro bambini. Secondo alcune indiscrezioni, Axhere temeva di perdere l'affidamento dei figli e che questi venissero affidati al padre, un pensiero che sembra aver pesato molto sulla sua psiche.
La vicenda si inserisce in un contesto giudiziario complesso: l'ex marito della donna è infatti sotto processo per maltrattamenti in famiglia, mentre è stato anche condannato in un altro procedimento per sequestro di persona. Nonostante le gravi accuse a suo carico, l’uomo ha sempre negato le accuse, descrivendo la moglie come violenta e accusandola di averlo aggredito fisicamente.
Il Gesto Estremo e La Dinamica dell'Incidente
La tragedia di ieri ha avuto un epilogo devastante: dopo aver accusato l’ex marito di violenze e aver subito il suo comportamento manipolativo e oppressivo, Axhere ha deciso di farla finita. Insieme alla sorella, ha cercato di porre fine alla sua sofferenza lanciandosi dal quarto piano, ma solo una è sopravvissuta. La donna che è ancora viva si trova ora in condizioni critiche, mentre l’episodio ha sollevato numerosi interrogativi sulle ragioni che hanno portato a questo gesto disperato.
Le indagini sul suicidio sono ancora in corso, ma sembra che la combinazione di violenza domestica, tensioni familiari e la paura di perdere i figli abbiano spinto Axhere a compiere l'estremo gesto. La sua morte ha evidenziato le difficoltà che molte donne affrontano in situazioni di violenza domestica, dove le dinamiche familiari e le difficoltà psicologiche spesso non sono sufficientemente comprese o trattate.