La legge De Luca non piace a quelli della notte. Nessun consenso tra i gestori dei locali di Chiaia a Napoli per l'ordinanza del presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, che alle 23 di ieri, come disposto hanno dovuto ritirare i tavolini e chiudere le loro attivita' molto prima del del solito orario.
"Una nuova 'legge' De Luca
Come la descrive un titolare di una birreria - che avra' ripercussioni solo sulle nostre economie e che , ne sono certo, non servira' ad evitare assembramenti.
I clienti
I ragazzi, come accaduto in passato in occasione di altri provvedimenti simili, cambieranno solo orari, abitudini e luoghi di incontro".
"Tutta la zona - spiega un altro gestore - basa la maggior parte della propria economia sulle ore del dopocena ed allora mi chiedo: Se come per i ristoranti noi rispettiamo distanze e numero di clienti perche' adottare una misura restrittiva solo per i nostri locali?"
Il primo giorno di attuazione del dispositivo cade ad inizio settimana e sono pochi i clienti seduti ai tavolini delle stradine dei 'baretti' che si trattengono fino all'ultimo minuto mentre i camerieri rassettano e spengono le luci.
''Ho ventotto anni e sono in procinto di aprire un mio locale in zona - racconta un ragazzo - ed ora sto tremando per questo investimento fatto. Davvero non capisco la chiusura - si chiede - quello che puo' succedere di notte non accade anche di mattina?
C'e folla dovunque, nei bar, sugli autobus, nei centri commerciali e De Luca che fa'? Chiude i baretti".
"Sono chiaramente convinto che gli assembramenti vanno evitati - spiega il proprietario di un altro locale - ma come al solito si punta solo alla movida e a chi come me lavora di fatto proprio a partire dalle 23".
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