Chiara Petrolini: la catechista amata dai bambini e il dramma dell'accusa di omicidio
«I bimbi la adoravano. Il parroco le aveva affidato una classe. Il diavolo lavora molto»
La vicenda di Chiara Petrolini, una giovane studentessa di Scienze dell'Educazione accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere, ha sconvolto la comunità di Traversetolo, in provincia di Parma.
Chiara, conosciuta come una ragazza dolce e amata dai bambini, era catechista e aveva ricevuto una classe dal parroco della sua parrocchia.
Il suo arresto ha sollevato domande e perplessità, ma soprattutto un grande senso di smarrimento tra chi la conosceva.
Il ritratto di Chiara Petrolini secondo la catechista
Laura Caiulo, catechista e guida di Chiara Petrolini, ha descritto la giovane in modo commovente durante un’intervista alla trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante. Con la voce velata dall’emozione, Caiulo ha raccontato: «Quando ho saputo quello che era successo, ho pensato che il diavolo lavora molto. Ma se fosse possibile, vorrei andare a trovarla». Le sue parole riflettono il profondo shock provato nel vedere la ragazza che conosceva da anni coinvolta in un'accusa così grave.
Caiulo ha dipinto un ritratto di Chiara come una ragazza solare, disponibile e appassionata al suo percorso educativo. Scelta proprio per la sua dedizione ai bambini, Chiara aveva intrapreso gli studi in Scienze dell’Educazione con l’obiettivo di lavorare con i più piccoli. «Era una ragazza dolce, carina e mi ha aiutato tanto con i ragazzi», ha aggiunto Laura, sottolineando come Chiara fosse un punto di riferimento per i bambini della parrocchia. «Anche le mie nipoti in particolare continuavano a scriverle, stavano bene con lei».
L'affidamento di una classe e l'amore dei bambini
Chiara Petrolini non era solo una giovane studentessa, ma anche una figura amata e rispettata nella comunità parrocchiale di Traversetolo. Il parroco, don Giancarlo, le aveva affidato una classe di catechismo, un compito importante che rifletteva la fiducia che la Chiesa riponeva in lei. «I bambini l’hanno sempre amata», ha raccontato Caiulo, evidenziando come la ragazza avesse costruito un legame forte con i più piccoli, tanto da diventare una figura significativa nelle loro vite.
La descrizione di Chiara come una giovane dedita e amorevole contrasta fortemente con l’accusa terribile che pende su di lei. La comunità è rimasta sconvolta, cercando di comprendere come una persona con tali caratteristiche possa essere coinvolta in un crimine così crudele.
La richiesta della Procura: carcere per Chiara Petrolini
Nonostante la descrizione positiva di Chiara, la giustizia sta seguendo il suo corso. La Procura di Parma ha chiesto il carcere per Chiara Petrolini, sostenendo che altre misure cautelari non sarebbero sufficienti. Il Gip di Parma, in un'ordinanza del 19 settembre, aveva disposto per Chiara gli arresti domiciliari, imponendo il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi, ovvero i genitori e il fratello minore.
Tuttavia, la Procura ha deciso di presentare appello al Tribunale del Riesame di Bologna, ritenendo inadeguata la misura degli arresti domiciliari. Il procuratore capo Alfonso D'Avino ha infatti espresso perplessità sulla capacità dei genitori di Chiara di vigilare efficacemente sulla figlia, sostenendo che essi non si erano accorti di quanto avveniva all’interno della loro stessa casa. «Non potendosi affidare a terzi, peraltro, a quegli stessi genitori che mai di nulla si erano accorti», ha dichiarato il procuratore, mettendo in dubbio la loro capacità di garantire il rispetto degli arresti domiciliari.
Un caso complesso che divide l'opinione pubblica
Il caso di Chiara Petrolini ha suscitato un forte dibattito pubblico. Da un lato, c'è la commozione e lo stupore di chi la conosceva come una ragazza dolce e altruista, dall’altro la gravità delle accuse che richiedono un'attenta valutazione da parte della giustizia. La vicenda dei due neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta è ancora oggetto di indagini approfondite, e il futuro giudiziario della giovane resta incerto.
In attesa della decisione del Tribunale del Riesame, la comunità di Traversetolo si trova a fare i conti con una realtà difficile da accettare. Il destino di Chiara Petrolini, una ragazza che sembrava avere davanti a sé una vita dedicata ai bambini e all'educazione, rimane in bilico tra il ricordo di chi l'ha amata e le accuse pesantissime che la circondano.