Da oggi la Campania è zona rossa, il tanto temuto giorno è arrivato e la Vigilia di Natale si colora di un rosso che non piace a nessuno. Tutta l'Italia, da oggi e fino al 27 dicembre, vivrà forti restrizioni necessarie per contrastare l'emergenza della pandemia di Coronavirus.
Non sarà un Natale come quello degli altri anni: oltre alla perdita di circa 70mila persone in tutta Italia, di cui quasi 3mila nella sola Campania, i cittadini dovranno fare i conti con limiti negli spostamenti, i ristoratori con chiusure forzate e festività casalinghe a "numero limitato".
Spostamenti: dimmi come e quando
Saranno consentiti gli spostamenti, sempre all'interno della regione, qualora avvengano per gravi e comprovate esigenze come lavoro e salute, ma ci sarà una deroga per le visite a parenti ed amici: queste ultime visite saranno consentite una sola volta al giorno e nella fascia oraria che va dalle 5 alle 22, ovvero quando non è in vigore il coprifuoco, che resterà in vigore regolarmente.
All'interno della propria abitazione potranno infine entrare massimo due persone diverse dal nucleo familiare. Sarà comunque consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio e si potranno raggiungere le seconde case, purchè si trovino nella regione di residenza.
Negozi, chi resta aperto
Quest'anno la Vigilia non sarà caratterizzata dalla folle corsa all'acquisto dell'ultimo minuti, chi ha acquistato in tempo bene, gli altri dovranno attendere il 27 dicembre per rifarsi.
La maggior parte dei negozi resteranno chiusi, ad eccezione di farmacie, tabaccai, edicole e supermercati, ma anche altri negozi di vendita al dettaglio.
Restano ancora chiusi bar e ristoranti. In Campania, rispetto alle altre regioni, non sono mai stati aperti, in seguito alla decisione di De Luca di prolungare lo status di zona arancione.
Messa di Natale e preghiere
Durante il periodo di zona rossa chi vuole andare a messa o in un luogo di culto potrà spostarsi senza limitazioni. Sono sempre “consentiti, senza limiti di orario”, si legge infatti nel documento ufficiale gli spostamenti di chi svolge “attività assistenziali, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizioni di bisogno o di svantaggio”.
Quanto alle messe, il documento sottolinea che, “considerato l’arco temporale di vigenza delle misure in esame, corrispondente al periodo natalizio....l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite”. Unico limite previsto, quello imposto dal coprifuoco
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