Calcio - Venticinque anni dopo il gol realizzato da suo papà Enrico all'Europeo del 1996, Federico Chiesa è riuscito a segnare la sua prima rete nel torneo continentale.
Per la prima volta padre e figlio possono festeggiare il traguardo di aver segnato in un Campionato Europeo.
"Bisogna fare i complimenti all'Austria - dichiara il numero 14 azzurro - ma meritavamo di passare e adesso ci godiamo questo quarto di finale.
L'allenatore ci dice sempre che non ci sono solo 11 titolari ma 26.
Sul gol sono stato bravo a restare calmo, a controllarla e a metterla bene giù per calciare".
Non solo Federico Chiesa - dopo il gol messo a segno con il Galles, Matteo Pessina ci ha preso gusto
E stasera entrando dalla panchina ha fatto il bis, realizzando una rete ancora più pesante di quella che aveva deciso il match di domenica scorsa all'Olimpico:
"Non ho ancora realizzato di aver fatto gol contro il Galles, figuriamoci questo. Sarà un ricordo che mi porterò dietro per tutta la mia carriera.
E' stata un'esplosione di emozione. Può segnare chiunque e questo è il bello di questa squadra.
Siamo un bellissimo gruppo e lo stiamo facendo vedere a tutta Italia".
"C'è stata tantissima sofferenza - aggiunge Spinazzola - Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e tosta.
Siamo stati sul pezzo, non abbiamo mai mollato e nei momenti difficili abbiamo difeso tutti insieme e siamo stati bravi a trovare questi due gol".
Chi entra in campo dalla panchina dà il suo contributo. "Certo. Siamo 26 giocatori che sono tutti titolari.
"Sul 2-0 non ce la facevo e siamo stati lì a soffrire dietro in difesa". Ora Belgio o Portogallo? "Sono tutte squadre fortissime.
Pensiamo a recuperare bene e poi ci penseremo".
Infine Donnarumma: "Sapevamo che non sarebbe stato facile, siamo stati bravi a non mollare e, pur soffrendo un po', abbiamo trovato i due gol ai supplementari.
Gol annullato ad Arnautovic? Lì per lì non mi sono accorto di niente in campo, ma quando ho visto l'arbitro fischiare il fuorigioco è stata una vera gioia.
Adesso c'è da affrontare l'ostacolo durissimo del Belgio di Hazard, Mertens e Lukaku, e per passare ci vorrà tutta la concentrazione e la forza che la squadra di Mancini può dare.
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