La notizia ce la conferma il dottor Daniele Donato, direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliera di Padova e responsabile anche della sicurezza dell’ospedale e riguarda una donna che è stata ricoverata perché affetta da Coronavirus. «Si tratta di una signora che è rientrata dalla Moldavia da quattro giorni. Il viaggio - ci spiega al telefono - lo ha fatto con un pulmino insieme ad altre undici persone. Giusto due giorni fa ha cominciato ad avvertire febbre e si è così presentata al Pronto Soccorso dove immediatamente le è stato fatto il tampone. Risultata positiva è stata ricoverata immediatamente a malattie infettive». Il caso pone la questione su chi rientra in Italia dopo la fine del lockdown ma mette anche in evidenza la prontezza d'intervento, come sottolinea il dottor Donato.
Viaggio
E’ inesatto dire che è molto probabile che il virus lo abbia contratto in Moldavia? «Considerando il tempo di incubazione si può presupporre ma non v’è certezza. Abbiamo comunque immediatamente rintracciato le persone con cui è entrata in contatto qui a Padova, come i figli della persona di cui si prende cura ai quali immediatamente è stato fatto il tampone. Per quanto riguarda la persona anziana che la signora moldava segue, si muove la ULSS 6 che questo servizio lo va a fare a domicilio». E le persone con cui potrebbe essere entrata in contatto in Moldavia? «Sempre la ULSS 6 si attivano tutti i protocolli del caso. Immediatamente ci si è mossi per rintracciare le undici persone, compreso l’autista, che viaggiavano con lei e il consolato del Paese interessato».
Precauzioni
Cosa ci dice questa vicenda, dal punto di vista medico? «Spero che anche chi entra dalla Moldavia sia a conoscenza delle misure da adottare per la prevenzione contro il Covid. Molto dipende dai nostri comportamenti perché distrarsi un attimo può essere rischioso, ma se usiamo tutte le misure raccomandate è molto improbabile ci si ammali di coronavirus. Non è un dettaglio, non dobbiamo ridurre l’attenzione al problema e quindi continuiamo a usare le mascherine quando necessita e continuare ad avere attenzione a come laviamo le mani, al distanziamento che dobbiamo rispettare. Tutte cose che ormai sappiamo». Rispetto a chi viene da fuori, come ad esempio le signore che fanno le badanti e che sono proprio a contatto con le persone più a rischio, che sono poi gli anziani, cosa possiamo dire? «Le nostre famiglie sanno bene quali sono i rischi corrono e sono certo, lo dimostrano i fatti, che sapranno prendere e far prendere tutte le precauzioni del caso». Fonte: Today
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