Conte gioca al bersaglio e non perde occasione: "Mi vaccinerò quando sarà il mio turno”. Conferenza stampa di fine d’anno per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Villa Madama a Roma. La conferenza, come di consueto, è stata organizzata dall’Ordine dei giornalisti.
Dopo l’introduzione del Presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, il quale ha sottolineato come le questioni della “querela bavaglio”, del “carcere per i giornalisti” e dell'”equo compenso”, devono diventare centrali nel dibattito politico, è iniziato il giro delle domande.
Interrogato sul piano vaccini, Conte ha risposto:
“Innanzitutto sono stato uno dei quelli che ha premuto perché il 27 dicembre ci fosse una giornata simbolica per il vaccino. Fino a ora abbiamo ricevuto 9750 dosi, ma nel piano abbiamo previsto che inizieremo ad avere 470mila dosi settimanali del vaccino Pfizer, per arrivare a circa 2 milioni e 350 entro la fine di gennaio. Teniamo anche conto che sul finire di gennaio avremo a disposizione anche il vaccino sviluppato da Moderna”.
Poi Conte ha spiegato quelle che saranno le “tappe” della vaccinanzione: “In primo luogo saranno vaccinati gli operatori sanitari e socio – sanitari, poi toccherà ai lavoratori e ai residenti delle Rsa, poi agli ultraottantenni, poi alla fascia d’età compresa tra i 60 e 79 anni, poi a chi ha una patologia cronica, infine a tutti gli altri”.
“Per quanto riguarda la mia vaccinazione – ha spiegato Conte, con un’allusione neanche tanto velata alle polemiche che sono seguite al vaccino inoculato a Vincenzo De Luca – rispetterò le priorità stabilite dal piano. Con molta probabilità i primi risultati concreti si vedranno a fine aprile, dopo che avremmo somministrato il vaccino a 10/15 milioni di persone”.
E ancora aggiunge
"Il sottoscritto non va alla ricerca di altre maggioranze in Parlamento, lavora con la maggioranza che ha e crede nel confronto e nella sintesi superiore che puo' scaturire dal dialogo". Lo dice il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno. "A maggior ragione per quanto riguarda una prospettiva elettorale: non riesco assolutamente a considerarla. Lavoro con disciplina e onore, non certo per fare una mia lista elettorale".
Il premier Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno, invita a considerare che "nel giro di qualche settimana si consolideranno anche le terapie" anticovid "che saranno anch'esse molto efficaci. A Siena sono in fase molto avanzata gli anticorpi monoclonali".
Sulla scuola
"Posso testimoniare che il mio stipendio da professore universitario era molto piu' modesto rispetto ai colleghi di altri Paesi. Siamo intervenuti con 400 mln per il contratto del pubblico impiego e con 850 mln come indennita' per medici e infermieri, da riconoscere gia' dal primo gennaio 2021".
"Gli operatori sanitari sono in prima linea e bisogna essere conseguenti quando si apprezza la loro competenza e dedizione", ha spiegato ill premier. "Sul fronte del insegnanti - ha aggiunto - e' vero che gli stipendi non sono elevati, potremmo e dovremmo far qualcosa di piu' ma stiamo lavorando anche per migliorare la qualita' dell'insegnamento. Ad esempio il piano per 25 mila insegnanti di sostegno e' qualificante perche' migliorera' l'appredimento ed e' un segnale al comparto della scuola".
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