"Aiuto, non risponde". Silvia trovata morta in casa a 42 anni, la scoperta sul decesso
Jesolo. Silvia morta per un malore a 42 anni, le risposte dall'autopsia. «Le avevano detto di trasferirsi al mare per respirare iodio»
Verranno dall'autopsia le risposte sull'improvvisa morte di Silvia Dallafior. Il corpo senza vita della donna, 42 anni, originaria di Faida, frazione del comune di Baselga di Pinè, in provincia di Trento, era stato rinvenuto dalle forze dell'ordine, interpellate dalla madre preoccupata perché non riusciva più a mettersi in contatto con la figlia.
PROBLEMI DI SALUTE
Silvia da un paio d'anni si era trasferita a Jesolo, in un appartamento di via Bafile: per i problemi di salute di cui soffriva da qualche anno, un medico le aveva consigliato di trasferirsi al mare per respirare lo iodio i cui effetti benefici sull'organismo l'avrebbero aiutata a riprendersi. Da quanto si è appreso, un paio di giorni prima del decesso, la giovane si sarebbe recata nell'ospedale di via Levantina, segnalando alcuni malesseri; non risultando anomalie, è stata dimessa. Il 30 dicembre, però, la tragedia. La mamma Ivana, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, ha allertato il 112: i carabinieri jesolani si sono, dunque, recati sul posto, supportati dai vigili del fuoco e dai sanitari del Suem 118. Una volta all'interno, la scoperta del corpo senza vita della donna: per lei non c'era più nulla da fare ed il medico non ha potuto che constatarne il decesso. La salma è stata ricomposta nella cella mortuaria dell'ospedale cittadino. Ora sarà eseguito l'esame autoptico, dal quale ci si attendono le risposte su questa improvvisa morte.
BLOGGER E GIORNALISTA
Laureata in Giornalismo all'università di Milano dopo essersi diplomata al liceo linguistico Arcivescovile a Trento nel 1999, collaborava per vari blog e siti turistici. Per oltre quindici anni è stata dipendente dell'Azienda per il turismo Pinè-Cembra. All'ufficio informazioni dell'Apt di Baselga aveva curato anche il calendario degli eventi estivi, quindi la rassegna Elisir della Salute, con tanti appuntamenti settimanali con la presenza di erboristi, botanici e vari medici naturalisti. Viene ricordata anche per il suo grande amore per gli animali: era una delle promotrici dell'associazione Sos Animali Pinè, impegnata nella tutela degli animali di compagnia, promuovendo anche l'adozione a distanza. Una ragazza dalla grande disponibilità e generosità.
Una decina di giorni fa era ritornata nel suo paese natale per salutare la mamma Ivana e alcune amiche, per poi fare ritorno a Jesolo, dove ormai viveva stabilmente, pur avendo mantenuto la residenza nella frazione di Faida. Niente faceva presagire un epilogo così tragico. Ora si attende l'esame autoptico per capire quale possa essere stata la causa della tragedia.