Torna a tremare il Sud Italia. Questa a volta è la Calabria, interessata da ben cinque scosse in 24 ore.
I sismografi dell’Ingv
hanno registrato cinque scosse di terremoto da ieri mattina a stanotte nel mar Tirreno meridionale al largo della costa della Calabria.
L’ultima stanotte alle 3,12 di magnitudo 2.3 e che era stata preceduta da una prima la notte scorsa all’125 di magnitudo 2.5 e poi a seguire alle 6,46 di magnitudo 2.5 e alle 7,11 di magnitudo 2.4 e poi alle 22,33 di magnitudo 2.29.
Circa una settimana fa fu la volta della Campania
In Campania, terza scossa avvertita dalla popolazione in poche ore. La scossa ha avuto come epicentro San Leucio del Sannio.
Dopo le due scosse che hanno avuto, ieri pomeriggio come epicentro Ceppaloni, trema ancora questa mattina San Leucio del Sannio.
La scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 5.41 circa con coordinate geografiche (lat, lon) 41.07, 14.76 ad una profondità di 17 km.
Trema la Campania – Lieve scossa di terremoto in Campania, già ieri
Alle 16:43 e’ stata segnalata una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 a una profondita’ di 14.4 chilometri con epicentro nel territorio del comune di Ceppaloni, in provincia di Benevento.
Lo si apprende dall’aggiornamento in tempo reale fornito dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa e’ stata preceduta da una di magnitudo piu’ bassa, 2,1, alle ore 14:39 a una profondita’ di 10 chilometri. (Dire)
Nel frattempo il virus continua la sua corsa
Conte a lavoro sulle nuove strette nelle Regioni. L’epidemia di coronavirus continua a flagellare l’Italia. Per alleggerire lo “stress” delle strutture sanitarie, il governo sta valutando la possibilità di aprire nuovi Covid hotel. E di rafforzare la presenza di Esercito e Protezione Civile.
Bisognerà attendere venerdì per eventuali nuove strette con la creazione di ulteriori zone “arancioni” o “rosse”. Anche se alcune
Regioni si sono “portate avanti” con ordinanze più restrittive.
Solo venerdì si decideranno le nuove strette
Contagi che hanno superato la soglia simbolica del milione di casi e con quasi 29.500 persone ricoverate nei reparti ordinari degli ospedali, un numero mai raggiunto neanche durante la prima ondata. La necessità di frenare rapidamente la curva dei contagi resta la priorità del premier Giuseppe Conte e della maggioranza.
Il governo
Non si muoverà però prima dell’arrivo dei nuovi dati. Sia perché le misure introdotte con i Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre cominciano a produrre i primi, seppur minimi, effetti positivi, sia perché saranno solo e soltanto i parametri “oggettivi e scientifici” a determinare eventuali passaggi da una zona all’altra.
Le Regioni “a rischio”
Il passaggio comunque appare scontato per le 4 Regioni per le quali il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha chiesto un anticipo delle misure restrittive. Ovvero per Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Leggi anche:
Nuova stretta in Campania. Conte carica il lanciafiamme contro De Luca: cambio colore e restrizioni in arrivo
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo