Ariano Irpino, suora arrestata, la Congregazione: “Noi estranei ai fatti raccontati”
La comunità religiosachiarisce le accuse e chiede rettifiche ai media per le informazioni errate diffuse su una loro consorella
In seguito alle notizie diffuse il 12 ottobre 2024 da alcuni quotidiani nazionali e locali, riguardanti l’arresto di una suora per il furto di ex voto, la Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco Saverio di Ariano Irpino ha emesso una nota ufficiale per chiarire la propria posizione.
Nella nota, firmata dalla Madre Superiora Carmela Mazzone e assistita dall'avvocato Pamela Cappelluzzo, si sottolinea la totale estraneità della Congregazione ai fatti riportati e si richiede una rettifica immediata da parte dei media coinvolti.
La smentita ufficiale della Congregazione
La Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco Saverio di Ariano Irpino ha reagito con fermezza alle notizie di stampa che riportano l'arresto di una suora con l’accusa di furto di ex voto, smentendo qualsiasi coinvolgimento con i fatti raccontati. Nella nota si legge:
"Questa incresciosa e tristissima notizia ha scosso profondamente l’intera comunità religiosa. Se confermata, certamente la Giustizia farà il suo corso".
Tuttavia, la Congregazione precisa che vi è stato un evidente errore di persona nelle informazioni diffuse.
Errore di persona: il caso di Suor Paola Schiavo
Al centro delle notizie pubblicate, si trova il nome della Suora Paola Schiavo, al secolo Maria Rosa, la quale, secondo i giornali, sarebbe coinvolta nel presunto furto. La Congregazione, tuttavia, chiarisce che Suor Paola Schiavo è completamente estranea ai fatti. "Suor Paola, purtroppo, è deceduta l’11 ottobre 2024, all'età di 91 anni, dopo una vita vissuta nell'umiltà e nella povertà", si legge nella smentita. Il documento sottolinea come la religiosa fosse nota per il suo impegno missionario e il suo servizio umanitario, soprattutto in Indonesia e nelle Filippine, dove ha operato per diversi anni.
L'eredità di Suor Paola e il suo impegno missionario
Suor Paola Schiavo, ricordata con profonda stima dalla Congregazione, ha trascorso gran parte della sua vita dedicandosi al servizio missionario e all'evangelizzazione. Dopo aver lavorato in Italia, tra cui la sua presenza nella Casa di Roma fino al 1996, si è trasferita volontariamente nelle isole Filippine e in Indonesia, dove ha servito per molti anni. Dal 2011, ha partecipato attivamente all’apertura di una missione a Medan, in Indonesia, dedicandosi con passione fino al suo ritiro nel 2022.
Negli ultimi anni della sua vita, Suor Paola ha vissuto nella Comunità di casa madre ad Ariano Irpino, dove è stata una guida spirituale per le suore più giovani. Conosciuta per le sue abilità nel ricamo, nel taglio e cucito, è stata un punto di riferimento per tutte le religiose della Congregazione.
La Congregazione difende il proprio nome
La Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco Saverio ha espresso la propria intenzione di tutelare il proprio nome e reputazione, annunciando che valuterà eventuali azioni legali contro le testate giornalistiche che hanno pubblicato informazioni false. Nella nota si legge chiaramente: "Invitiamo i media che hanno pubblicato queste notizie a rettificarle immediatamente e chiarire la veridicità dei fatti".
Questo episodio, dunque, ha creato grande dolore e sconcerto all’interno della comunità religiosa di Ariano Irpino, che si dichiara estranea ai fatti e pronta a collaborare con le autorità affinché venga fatta chiarezza.