È morta Carla Fracci. Al tempio della musica classica meneghina, la Fracci e' sempre rimasta, pur tra qualche alto e basso, sempre profondamente legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una 'masterclass' con i protagonisti del balletto 'Giselle' andato in streaming sui profili social della Scala e disponibile anche su Raiplay. Nata in una famiglia di umili origini, il padre era un alpino e la madre un'operaia, la Fracci dal 1946 ha studiato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova e altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo solo due anni e' divntata danzatrice solista, per acquistare poi il rango di prima ballerina nel 1958.

La vita privata

E' sposata dal 1964 con il regista Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco. Nella sua lunghissima carriera, ha calcato i palcoscenici piu' prestigiosi al mondo, viaggiando instancabilmente e collezionando riconoscimenti, premi e ovazioni ovunque.

Ha danzato con i piu' illustri partner della scena mondiale:

da Rudolf Nureyev a Vassiliev, da Baryshnikov a Bortoluzzi, da Murru a Bolle, collezionando 200 immortali personaggi. Tra gli spettacoli che restano nella grande memoria collettiva e nell'immaginario di chiunque resta senza dubbio l'interpretazione di 'Giselle', il suo vero e proprio cavallo di battaglia. E'vissuta volando ma di sé diceva orgogliosa: "Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici". E così, leggiadra e solida, dolce e tenace, se n'è andata un "monumento nazionale", un mito del balletto, una delle più grandi artiste della danza internazionale.

Carla Fracci è morta a Milano a 84 anni

Per un tumore che l’aveva colpita già da tempo e che aveva vissuto con coraggio e strettissimo riserbo. "Eterna fanciulla danzante", la definiì il poeta Eugenio Montale. "You are wonderul" le confessò commosso Charlie Chaplin dopo averla vista.

Carla Fracci

E' stata davvero una artista unica, un misto di concretezza meneghina e leggerezza della poesia, una protagonista sia dell'esclusivo mondo del balletto classico che di quello pop della televisione e dei rotocalchi. Un viaggio longevo e trionfale, il suo, delicatissima e struggente Giselle, toccante Giulietta, aerea Sylphide nei più grandi teatri del mondo, dalla Scala al Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet, il Royal Swedish Ballet, e dal 1967 artista ospite dell'American Ballet Theatre, con i più eccelsi partner come Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Gheorghe Iancu, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, gli italiani Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi, e coreografi come Cranko, Dell'Ara, Rodrigues, Nureyev, Butler, Béjart, Tetley e molti altri. Leggi anche Pisa, è morto il ragazzino di 13 anni travolto dallo scooter mentre era in bici: il suo cuore non ce l'ha fatta. Dieci giorni di agonia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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