"Firmato da un bambino mai nato". Giulia Tramontano, la lettera della sorella
La sorella di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni che è stata uccisa insieme al suo bambino non nato dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, ha condiviso su Instagram una toccante lettera immaginaria scritta dal figlio mai nato rivolta alla sua mamma.
Il nome scelto da Giulia per il bambino era Thiago. La donna era incinta di sette mesi quando Alessandro Impagnatiello ha preso la terribile decisione di toglierle la vita insieme al loro bambino. La sorella di Giulia ha voluto condividere su Instagram questa commovente lettera immaginaria scritta dal bambino mai nato alla sua mamma. Nelle parole della lettera si legge: "Io non ero solo una gravidanza, mamma, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e un cuore. Lui ci ha uccisi. Ci ha uccisi entrambi! Quell'uomo è un mostro senza cuore".
Pochi momenti prima, Chiara Tramontano aveva pubblicato come status sul suo profilo Instagram una frase in inglese: "Sono la sorella di Giulia e la zia di Thiago, sarò sempre con voi". Successivamente ha condiviso una foto insieme ai genitori, alla sorella e al fratello. La donna ha scritto: "C'era così tanta vita prima. Volevamo solo viverla insieme".
La lettera della sorella di Giulia Tramontano
La lettera scritta dalla sorella di Giulia Tramontano è davvero molto toccante e commovente. “Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno.
Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, ch’era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare. E poi l’hai cercato, lui, il mostro. Gli volevi parlare. E poi quei colpi, quel tuo terrore che ti faceva scoppiare il cuore e io che faticavo a respirare mammina.
E poi quel sapore metallico, quel profumo di mandorle amare. Il sangue mammina, il tuo sangue che si mescolava al mio terrore. È durato poco, mi sono raggomitolato in quello spazio dolcissimo e insieme siamo volati via” è una parte della straziante lettera immaginaria del bambino mai nato.
“Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina? Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo. Lui, il mostro, quello che tu, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà” continua la lettera.
“E adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace, mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non mangerò quintali di cioccolata, non canterò le canzoni che piacevano a te. Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia. Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina mia. Che mi avevi dato la vita e che lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità. Il tuo bambino” si legge nella conclusione.
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