📍 Luogo: Napoli
«Napoli e la Campania non sono in vendita. A nessuna forza politica. Non siamo in vendita». Con queste parole, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha lanciato un duro monito durante il giuramento di Ippocrate dei nuovi medici, tenutosi stamane a Città della Scienza. Un intervento forte, che segna l’ennesima presa di posizione del governatore contro le ingerenze della politica romana nella gestione delle istituzioni regionali.
Il monito sul futuro della sanità
De Luca ha sottolineato i risultati ottenuti dalla sua amministrazione negli ultimi anni, in particolare nel settore sanitario, e ha messo in guardia da un possibile ritorno al passato:
«Siamo impegnati a fare in modo che tutto quello che abbiamo realizzato nella sanità non venga buttato a mare. Abbiamo sputato l’anima per ritrovare dignità e organizzazione», ha dichiarato.
Il presidente ha inoltre criticato duramente chi, a suo dire, cerca di spartirsi candidature e potere senza conoscere realmente il territorio campano:
«C’è gente che ragiona sulle scadenze istituzionali della Regione senza sapere neanche cosa sia la Campania. Pensano di dividersi le candidature a Roma: una a me, una a te. Ma non siamo in vendita».
«Non me la sento, mi devono uccidere»
Tra i passaggi più forti del suo discorso, De Luca ha alzato il tono lanciando un messaggio chiaro:
«Mi devono uccidere se vogliono far precipitare di nuovo la Campania nella palude in cui era quando abbiamo iniziato il nostro lavoro. Non me la sento».
Il governatore ha poi ironizzato sugli attori politici che aspirano alla guida della Regione, senza nominarli direttamente, ma definendoli «analfabeti» e «ciucci», precisando:
«Io rispetto il proletariato, ma i ciucci non possono dirigere una Regione come la Campania. Non siamo tutti uguali».
La reazione della platea e lo scenario politico
Le parole di De Luca sono state accolte con applausi da una platea di giovani medici, testimoni di un discorso che va ben oltre la cerimonia in sé e punta dritto al cuore del dibattito politico attuale. Il governatore ha difeso la sua visione di una Campania autonoma e organizzata, pronta a respingere ogni tentativo di colonizzazione politica.
Nei prossimi mesi, il clima politico regionale si farà ancora più teso, in vista delle scadenze elettorali. E De Luca ha chiarito che la sua battaglia non si fermerà facilmente:
«Probabilmente vedrete un po’ di parapiglia nelle prossime settimane», ha concluso, lasciando presagire nuove sfide all’orizzonte.