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Regionali 2025, De Luca chiede il rinvio del voto: «Rischio stop a interventi strategici». L’opposizione attacca: «È solo attaccamento al potere»

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Written by Irene Vitturri

26 Giugno 2025

Un terremoto politico scuote la Campania in vista delle elezioni regionali del 2025. Il presidente Vincenzo De Luca ha chiesto ufficialmente un “breve rinvio” del voto previsto per l’autunno. La richiesta, indirizzata al presidente della Conferenza delle RegioniMassimiliano Fedriga, è stata giustificata con motivazioni di natura amministrativa, ma ha scatenato la dura reazione dell’opposizione.

La richiesta ufficiale: «Evitiamo lo stop a interventi strategici»

Nella lettera trasmessa alla Conferenza delle Regioni, De Luca spiega che in Campania sono in fase conclusiva importanti interventi strategici che, in caso di interruzione amministrativa, rischierebbero di subire rallentamenti o blocchi. Per questo motivo, chiede «di valutare oggettivamente l’opportunità di posticipare la scadenza elettorale di alcune settimane, per evitare danni irreparabili al territorio».

Una richiesta definita “tecnica”, ma che arriva in un momento politicamente delicato: proprio mentre il Senato ha bocciato l’emendamento della Lega sul terzo mandato, che avrebbe potuto consentire a De Luca di ricandidarsi.

Fratelli d’Italia attacca: «È attaccato alla poltrona»

La risposta del centrodestra non si è fatta attendere. Il senatore di Fratelli d’ItaliaAntonio Iannone, commissario regionale del partito, ha dichiarato: «Appena bocciato l’emendamento per il terzo mandato, De Luca ha subito chiesto il rinvio. È attaccato alla poltrona più che alla vita. Non si rassegna al fatto che la sua stagione è finita». E ha aggiunto: «Le sue argomentazioni sono risibili. De Luca pensa che, con la sua uscita, si fermi il mondo. Gli diamo una notizia: la vita continua, e con buone probabilità andrà anche meglio».

Forza Italia: «Un ciclo al capolinea, serve nuova classe dirigente»

Sulla stessa linea Roberto Celano, segretario provinciale di Forza Italia a Salerno, che parla di un presidente «che sta vivendo la fine del suo ciclo politico come un dramma personale». Per Celano, l’uscita di scena di De Luca può rappresentare «l’inizio di una nuova fase», basata su «concretezza, rispetto delle regole democratiche e vera attenzione per i territori».

Celano sottolinea che molte opere in Campania sono rimaste incompiute proprio a causa del sistema accentrato che avrebbe caratterizzato la gestione De Luca. «Senza di lui – ha detto – è probabile che molte infrastrutture vedrebbero tempi di realizzazione più rapidi e meno ostacoli burocratici».

Il futuro della Campania al centro del dibattito

La richiesta di rinvio delle Regionali 2025 solleva una questione che va ben oltre i tecnicismi istituzionali: il confronto tra due visioni opposte della gestione del potere. Da un lato De Luca, che rivendica la necessità di completare progetti strategici, dall’altro un’opposizione che lo accusa di voler prolungare artificialmente la sua permanenza in carica. Lo scontro è solo all’inizio, e rischia di infiammare il dibattito politico nelle prossime settimane.

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