Nuovo scontro politico sul fronte internazionale. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato duramente il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, accusandolo di fare «vergognosa propaganda» sul conflitto in Medio Oriente.
«Salvini – ha dichiarato Schlein – fa la solita vergognosa propaganda, soprattutto se fatta da un vicepresidente di un Paese che continua a plaudire i crimini di Netanyahu. Ma non sono sorpresa».
Un affondo diretto, che mette ancora una volta in evidenza le divisioni tra governo e opposizioni sulla linea italiana nei confronti di Israele e della crisi in corso a Gaza e in Cisgiordania.
Le accuse al governo Meloni
La leader dem non ha risparmiato nemmeno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’intero esecutivo.
«Siamo stufi delle dichiarazioni di circostanza del governo Meloni – ha detto – soprattutto della presidente del Consiglio che continua a usare parole ipocrite, mentre il suo governo si oppone persino alle timide sanzioni proposte dalla Commissione Europea contro Israele».
Secondo Schlein, l’Italia starebbe assumendo una posizione complice, rifiutando di esercitare pressioni concrete contro il governo di Netanyahu.
La linea del Partito Democratico
Nel suo intervento, Schlein ha ribadito la linea del PD, che chiede di usare «ogni strumento di pressione per fermare i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania, compreso far saltare gli accordi di collaborazione che sussistono».
La segretaria ha ricordato come insieme alle altre opposizioni, e con una piazza di oltre 300 mila persone, sia stata chiesta la sospensione degli accordi con Israele, senza però ottenere alcuna risposta dal governo.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina
Infine, Schlein ha rilanciato una delle richieste centrali della sua azione politica: il riconoscimento dello Stato di Palestina.
«Chiediamo il riconoscimento dello Stato di Palestina – ha sottolineato – perché anche i palestinesi, come gli israeliani, hanno diritto a vivere in uno Stato loro».
Una posizione che conferma la distanza tra le forze di opposizione e l’attuale maggioranza guidata da Giorgia Meloni, in un contesto internazionale sempre più teso e segnato dal conflitto israelo-palestinese.
