Fedez contro il sindaco Beppe Sala

Fedez attacca il sindaco Sala: «Nella città di Mani Pulite, davvero dice di avere le mani pulite?»

User avatar placeholder
Written by Irene Vitturri

22 Luglio 2025

📍 Luogo: Milano

Fedez contro Beppe Sala. Il rapper milanese, all’anagrafe Federico Leonardo Lucia, torna a far parlare di sé con un lungo post social in cui contesta le parole pronunciate dal sindaco di Milano durante il suo intervento in Consiglio comunale, a seguito della notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati. A far infuriare l’artista è stata, in particolare, l’espressione usata da Sala per dichiarare la propria estraneità ai fatti: «Io ho le mani pulite».

Una frase che, secondo Fedez, suona quasi come una provocazione, soprattutto perché pronunciata nella città simbolo dell’inchiesta “Mani Pulite”, che negli anni ’90 scoperchiò un sistema diffuso di corruzione all’interno della politica italiana.

Fedez ironizza: «Proprio le mani dovevate andare a pulire?»

Nel suo attacco social, Fedez non risparmia ironia e sarcasmo:

«Sei il sindaco della città di Mani Pulite, inchiesta che ha svelato il modus operandi di un’intera classe politica, fondato sulla corruzione. E che fai? Dici: ‘io ho le mani pulite’. Davvero? Nessuno del team del sindaco ha pensato a un più cauto ‘ho la coscienza pulita’? Proprio le mani dovevate andare a pulire… Freud avrebbe parecchio da dire. E da analizzare».

Una critica tanto tagliente quanto simbolica, perché tocca un punto nevralgico: l’immaginario collettivo legato a Milano e alla sua storia politica recente. Per Fedez, l’utilizzo di un’espressione così carica di significato storico sarebbe stato poco avveduto, specie in un momento delicato come quello attuale.

Le critiche sulla coerenza politica della sinistra

Il post del rapper si fa poi più politico. Fedez sottolinea come, in passato, la sinistra fosse molto più propensa a richiedere un passo indietro, in nome dell’“opportunità politica”, quando un proprio esponente veniva coinvolto in un’indagine giudiziaria.

«Oggi, invece, l’unica opportunità che conta è quella elettorale. Se Sala si dimettesse, chi avrebbe la sinistra da candidare? Nessuno. Ecco perché oggi sono tutti un po’ più garantisti di prima», commenta con tono polemico.

Un ragionamento che mira a smascherare, secondo Fedez, un certo opportunismo politico nella gestione della vicenda da parte delle forze progressiste milanesi.

Il silenzio sul decreto “Salva Milano”

Fedez poi punta il dito su un altro tema spinoso: il decreto “Salva Milano”.
Nel suo lungo intervento, il rapper evidenzia il silenzio del sindaco proprio su quel provvedimento che solo qualche mese fa aveva definito “vitale” per il futuro della città.

«E dire che avremmo voluto tutti sentire le ragioni di quel decreto. Invece ora si cerca di farlo passare in sordina».

Chiude poi con un invito al pubblico a seguire una nuova intervista sul tema, annunciando l’intervento del giornalista Gianni Barbacetto sul canale Pulp Podcast, dove sarà approfondita la questione legata al “Salva Milano”.

Una critica trasversale che accende il dibattito

Le parole di Fedez hanno immediatamente acceso il dibattito sui social e nei media. Il rapper si conferma ancora una volta come una voce scomoda, che non risparmia critiche a nessuno, neppure ai vertici istituzionali della sua città. Mentre Milano vive giorni complicati tra inchieste, interrogazioni e tensioni politiche, l’intervento del rapper contribuisce a riportare al centro della discussione pubblica i temi della trasparenza, della responsabilità politica e del linguaggio simbolico.

Image placeholder

41esimoparallelo.it, testata online che racconta in tempo reale i fatti più rilevanti dall’Italia e dal mondo. Ogni giorno approfondiamo cronaca, attualità, politica e società con un’informazione chiara, veloce e accessibile a tutti.