📍 Luogo: Roma
Fedez sorprende tutti salendo sul palco del Congresso Nazionale dei Giovani di Forza Italia, in corso al Palazzo dei Congressi a Roma. Invitato da Giuseppe Cruciani, il rapper ha parlato di politica, periferie, attualità e anche di Elon Musk. Non sono mancati applausi, ma anche perplessità. «Sono consapevole che la mia presenza abbia creato indignazione» ha detto. «Ma non mi sono mai sottratto al confronto con chi ha idee diverse dalle mie».
Stoccata a Beppe Sala: «Un sindaco influencer anche no»
Tra i passaggi più discussi del suo intervento, la critica al sindaco di Milano. «La cosa buona è che a Milano mancano due anni per cambiare sindaco e Beppe Sala non si può ricandidare, quindi questa è un’ottima notizia. Un sindaco influencer anche no». Il commento ha provocato reazioni contrastanti in sala. C’è chi ha applaudito e chi ha preferito restare in silenzio.
Periferie, eventi e centri per i giovani: «Ho finanziato un parco»
Fedez è tornato su un tema che lo coinvolge da anni: il supporto alle periferie. «Io ne ho toccate diverse. Insieme al sindaco di Rozzano abbiamo cercato di capire quali progetti potevano essere finanziati. Ho contribuito alla realizzazione di un parco». Poi aggiunge: «Alle periferie manca una programmazione di eventi. Si fanno sempre i grandi eventi in centro, ma mai nelle zone più difficili». Secondo il rapper, «servono centri di aggregazione per giovani, che parlino davvero ai giovani».
Fedez e il dialogo mancato: «La sinistra si rifiuta di confrontarsi»
Durante l’intervento, Fedez ha anche parlato del suo podcast e del confronto con politici. «Ogni volta che invito esponenti della destra e della sinistra, solo i primi accettano. La controparte si rifiuta sempre di sedersi a discutere. Questo è un dato oggettivo». Alla domanda su chi voterebbe oggi, il rapper ha risposto: «Non voterei».
Il racconto sulla telefonata con Elon Musk durante il Covid
Infine, Fedez ha raccontato un retroscena legato alla pandemia. «Durante il Covid, io e la mia ex moglie avevamo contribuito alla creazione di un reparto di terapia intensiva al San Raffaele. Siamo stati contattati dalla famiglia di Elon Musk, che voleva donare respiratori e aveva bisogno di capire le necessità europee». Il rapper ha spiegato di aver lavorato dieci giorni raccogliendo dati. «Alla fine ho chiamato Di Maio dicendogli: “Smazzatela tu, io non ce la faccio più”».
Poi un aneddoto sorprendente. «Ho chiesto alla moglie del fratello di Musk perché non avessero contattato il ministro degli Esteri. Mi ha risposto: “Perché ci fidiamo più di te che di loro”».
