Salvini assolto Open Arms

Open Arms, Salvini assolto: “L’Italia non era obbligata a fornire un porto sicuro”

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Written by Redazione

19 Giugno 2025

I giudici sul caso Open Arms: Salvini assolto perché lo Stato italiano non era obbligato a fornire un porto sicuro

Matteo Salvini è stato assolto nel processo relativo al caso Open Arms. Le motivazioni depositate dal tribunale di Palermo chiariscono che l’Italia, nel 2019, non era giuridicamente obbligata a concedere un porto sicuro alla nave della ONG spagnola. Il provvedimento segna un passaggio chiave nel dibattito politico e giudiziario sui salvataggi in mare.

Nessun obbligo giuridico per l’Italia

Secondo i giudici del tribunale di Palermo, lo Stato italiano non aveva l’obbligo giuridico di fornire un porto sicuro (POS) alla nave Open Arms, battente bandiera spagnola, che nell’agosto 2019 si trovava in acque internazionali a più di 50 miglia dalle coste italiane. Questo è il fulcro della sentenza che ha portato all’assoluzione dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Il caso Open Arms e le accuse a Salvini

Nel processo, Salvini era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti, tra cui minori, salvati dalla ONG. Secondo l’accusa, il Viminale avrebbe agito in modo illegittimo. Tuttavia, i giudici hanno stabilito che il comportamento non era configurabile come reato.

I migranti non erano in pericolo di vita

Un elemento centrale della decisione riguarda le condizioni dei migranti a bordo. “Non erano in pericolo di vita”, si legge nelle motivazioni. Pertanto, secondo il tribunale, non sussistevano le condizioni per un intervento urgente da parte dello Stato italiano.

La responsabilità spettava a Spagna e Malta

Il tribunale ha sottolineato che, trattandosi di una nave spagnola, la responsabilità ricadeva in primo luogo sulla Spagna, e in seconda battuta su Malta. “L’Italia – spiegano i giudici – confidava nel fatto che i Paesi responsabili potessero accogliere i migranti, senza metterne a rischio la vita”.

Le argomentazioni escluse dal dibattito

La sentenza chiarisce che, alla luce dell’assenza di un obbligo giuridico italiano, non era necessario discutere altre questioni come l’idoneità della nave come porto sicuro o la natura dell’emergenza sanitaria a bordo. Si tratta, dunque, di una sentenza che punta tutto sulla ricostruzione del quadro giuridico internazionale.

Il precedente e il peso politico del verdetto

La decisione del 20 dicembre 2024 ha un impatto anche politico. Salvini ha sempre rivendicato quella scelta come atto di responsabilità per tutelare i confini italiani. L’assoluzione rafforza la sua posizione e potrebbe avere ripercussioni in vista di futuri scenari elettorali e giudiziari.

Le reazioni alla sentenza

L’assoluzione è stata accolta con soddisfazione dal leader della Lega, che all’uscita dal tribunale ha dichiarato: “È una vittoria della giustizia e del buon senso”. Accanto a lui l’avvocato Giulia Bongiorno, che ha guidato la strategia difensiva.

Una sentenza destinata a fare scuola?

Il caso Open Arms e la sua risoluzione giudiziaria segnano un punto di riferimento nel dibattito su ONG e politiche migratorie. La sentenza potrebbe costituire un precedente importante per future controversie legali sul tema dei salvataggi in mare e sulla responsabilità degli Stati.

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